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Ermenegildo Zegna: il titolo chiude a 10,74 dollari il primo giorno di quotazione

Scritto da Isabella Naef

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Courtesy of Ermenegildo Zegna

E’ stato positivo il debutto di Ermenegildo Zegna, ieri, 20 dicembre, al Nyse. L’azienda ha debuttato sul listino di Wall street, aprendo a 10,30 dollari e chiudendo a 10,74 dopo aver toccato anche gli 11,32 dollari. La famiglia Zegna manterrà il controllo con quasi il 66 per cento del capitale, Investindustrial rimarrà azionista di rilievo con circa il 13 per cento mentre il flottante sarà attorno al 21 per cento. La nuova società risultante dalla fusione ha un valore aziendale iniziale di 3,1 miliardi di dollari con una capitalizzazione di mercato di 2,4 miliardi di dollari.

Il titolo ha aperto a 10,30 dollari e chiuso a 10,74 dopo aver toccato anche gli 11,32 dollari

“Sono emozionato. Si realizza un sogno”, ha raccontato Ermenegildo “Gildo” Zegna, ceo del Gruppo Zegna, durante una la conferenza stampa organizzata a New York, dopo il debutto. “È vero tante volte mi è stato chiesto se ci saremmo quotati e ho sempre risposto di no. Poi alla fine Andrea Bonomi mi ha convinto. È stata una maratona, ma è stato fantastico, nonostante la pandemia. Sono orgoglioso”, ha aggiunto il manager. Zegna ha spiegato che è stata scelta la Borsa di New York perché la spac di Bonomi era quotata a Wall street già dal 2020. Oltre al fatto che per Bonomi era “un must essere a New York” e che il mercato americano “è più competitivo, ma anche più internazionale e consente dunque una maggiore visibilità nel mondo”.

Lo scorso novembre Zegna ha aperto una nuova boutique a Boston, all’interno del Newbury Boston hotel.

“Più di 111 anni fa, mio nonno e il mio omonimo, fondò Zegna con la convinzione che l’attenzione all’ambiente, alla comunità e alle persone dovesse essere il fondamento per creare i tessuti più raffinati e un marchio di successo. Da allora, abbiamo seguito con orgoglio le sue orme per diventare un autentico Gruppo del lusso italiano nel mondo. L’annuncio di oggi sottolinea il successo della nostra strategia nel focalizzarci costantemente sulla brand equity di Zegna continuando allo stesso tempo a rafforzare la nostra eredità, la nostra etica della sostenibilità e l’unicità artigianale che ha reso il nostro nome sinonimo di altissima qualità e lusso a livello globale. Al perfezionamento dell’operazione, la famiglia Zegna manterrà il controllo della società e continueremo a investire in creatività, innovazione, talento e tecnologia per sostenere la nostra leadership nel mercato globale del lusso”, sottolineava Ermenegildo “Gildo” Zegna, ceo del Gruppo Zegna, qualche mese fa.

Dalla sua nascita nel 1910 da parte del fondatore Ermenegildo Zegna, il Gruppo si è evoluto da produttore esclusivo di tessuti e di abbigliamento maschile a fornitore di beni di lusso. Nel 2018 l’azienda ha acquisito la quota di maggioranza del brand americano Thom Browne. “Il management del brand ha saputo capitalizzare i punti di forza unici di Thom Browne, nello specifico la coerenza e riconoscibilita` del nome, la clientela giovane, l’alta penetrazione digitale e le sue collezioni iconiche, raddoppiandone il fatturato rispetto al 2018. Negli anni, Zegna ha inoltre rafforzato la propria piattaforma laboratorio del tessile e della manifattura di lusso, interamente made in Italy e unica nel suo genere, attraverso l’acquisizione di aziende tessili italiane”, spiegava il management annunciando la quota

Ermenegildo Zegna
NYSE