Fashion for Good vuole abbattere le barriere per i nuovi materiali con AltMat

Fashion for Good collaborerà con AltMat, un'azienda che recupera e trasforma gli scarti agricoli in materiali tessili. In un comunicato stampa odierno, Fashion for Good sottolinea come i nuovi materiali spesso incontrino ostacoli, come la produzione limitata, i costi elevati e i complessi processi di approvvigionamento. Con questa collaborazione, sperano di superare queste barriere.

L'esigenza è chiara: i materiali sono responsabili del 91% delle emissioni dell'industria della moda e rappresentano il 30% dei costi di produzione, afferma Fashion for Good. «Ecco perché la transizione verso materiali più sostenibili è cruciale, non solo per il clima, ma anche per il futuro del settore».

AltMat, fondata nel 2017 da Shikha Shah e Vishnu Shah (precedentemente Canva Fibre Labs), utilizza la biotecnologia per trasformare gli scarti agricoli in fibre naturali. AltMat lavora anche con materiali come cotone, lyocell e poliestere riciclato. Il progetto unisce le forze di diversi brand, consentendo loro di garantire quantitativi minimi d'ordine. In questo modo, il rischio si riduce notevolmente sia per gli sviluppatori che per i produttori.

Con l'Altag Fibre Club, Fashion for Good intende accelerare lo sviluppo commerciale di queste fibre e aiutare l'industria della moda a passare a materiali circolari. "Questo è un grande passo avanti nell'aumentare la scala dell'innovazione sostenibile con un reale potenziale commerciale", afferma Katrin Ley, managing director di Fashion for Good.

L'amministratore delegato di AltMat, Shikha Shah, aggiunge: "l'intenzione di utilizzare nuovi materiali c'è, ma mancano i sistemi per realizzarla. Con l'Altag Fibre Club, colleghiamo l'intera filiera, dall'azienda agricola alla moda, e poniamo le basi per una nuova generazione di materiali circolari, resilienti e scalabili».

Il lancio dell'Altag Fibre Club si terrà durante la Future Fabrics Expo di Londra, il 24 e 25 giugno.

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