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Federazione moda Italia chiede attenzione sull'impatto dell'inflazione sui negozi

Scritto da Isabella Naef

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Business

Pexels, Pixabay
"Per far fronte all’incremento dell’inflazione e al contestuale forte rischio di cali dei consumi, in piena sintonia con Confcommercio, il nostro Consiglio nazionale, oltre alle esigenze di risposte su riduzione dei costi energetici, cuneo fiscale e revisione delle aliquote Iva sui prodotti di moda, ha affrontato il problema del costo degli affitti che, con un tasso d’inflazione che ha toccato a ottobre quota 11,9 per cento, comporterà nuovi sacrifici per un negozio di moda già alle prese con costi di gestione assolutamente insostenibili”. Queste le parole del presidente nazionale di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, il 6 e 7 novembre, in occasione del Consiglio nazionale di Federazione moda Italia, durante la riunione dei vertici della federazione che riunisce 178.127 negozi di moda, tessile, abbigliamento, calzature, pelletterie, accessori e articoli sportivi in cui operano 293.497 addetti in Italia.

Durante la riunione, si legge in una nota di Federazione moda Italia-Confcommercio, sono state affrontate le tematiche peculiari del settore e della filiera della moda, messa alle strette dal caro energia, delle materie prime e della contrazione dei consumi che hanno toccato il -12 per cento a ottobre, "ma anche soddisfazione per i risultati di un confronto costruttivo che ha portato a sensibilizzare l’attenzione sulle azioni di rilancio che merita un settore che negli ultimi anni è stato messo duramente alla prova".

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