Fiducia dei consumatori e delle imprese: il 2023 si chiude bene
loading...
L'Istituto nazionale di statistica segnala un diffuso miglioramento delle opinioni dei consumatori soprattutto sulla situazione economica generale e sulla situazione futura. L’evoluzione positiva è evidenziata dai quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti del clima di fiducia: il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 111,0 a 118,6 e il secondo da 109,3 a 113,5); il clima corrente aumenta da 99,8 a 102,2 e il clima personale sale da 101,2 a 102,8.
Per le imprese va evidenziato un miglioramento della fiducia
Con riferimento alle imprese, "si segnala un miglioramento della fiducia, seppur con intensità diverse, in tutti i comparti a eccezione della manifattura. Più in dettaglio, nei servizi di mercato si registra un marcato aumento con l’indice che passa da 96,7 a 106,4; nelle costruzioni e nel commercio al dettaglio l’incremento è più contenuto (l’indice cresce, rispettivamente, da 161,3 a 162,9 e da 107,5 a 107,8). Infine si stima un peggioramento della fiducia nella manifattura (l’indice diminuisce da 96,6 a 95,4)", scrivono gli esperti dell'Istat.
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura giudizi sugli ordini e sulle scorte di prodotti finiti sostanzialmente stabili rispetto al mese scorso si abbinano ad attese di produzione in deciso peggioramento. Nelle costruzioni l'Istat stima un miglioramento di tutte le componenti.
Nei servizi di mercato si evidenzia un deciso miglioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari; anche le attese sugli ordini aumentano ma l’incremento del saldo è meno consistente rispetto ai giudizi. "Con riferimento al commercio al dettaglio, si stima una dinamica estremamente positiva per i giudizi sulle vendite, mentre le relative attese sono in diminuzione; tale evoluzione è determinata dalla grande distribuzione, mentre nella distribuzione tradizionale opinioni negative sulle vendite si uniscono ad un aumento delle relative attese. Quanto alle scorte di prodotti finiti, sono giudicate in decumulo", prosegue l'Istat.
"A dicembre, il clima di fiducia delle imprese torna ad aumentare dopo quattro mesi consecutivi di riduzione e raggiunge il livello più elevato dallo scorso luglio. L’aumento dell’indice è determinato dal comparto dei servizi e da quello delle costruzioni. L’indice di fiducia dei consumatori aumenta per il secondo mese consecutivo e si riporta, anch’esso, sul livello di luglio 2023. Si segnala un generale miglioramento di tutte le variabili che compongono l’indicatore a eccezione dei giudizi sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale, che rimangono sostanzialmente stabili rispetto al mese scorso", prosegue l'Istat.
Commentando i dati Istat sulla fiducia di consumatori e imprese, il direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha sottolineato che "il 2023 si chiude bene per la fiducia di famiglie e imprese, e non solo. Sebbene la frenata registrata nei due trimestri centrali dell’anno pesi sulle performance complessive del prodotto lordo, gli indicatori congiunturali da qualche mese a questa parte sono positivamente orientati. Il periodo agosto-ottobre è stato il migliore di sempre per le presenze turistiche, sospinto dalla componente estera".
Le indicazioni qualitative e quantitative sui consumi di dicembre sono, nel complesso, orientate favorevolmente, come il dato sulla fiducia di oggi sottolinea in modo nitido. La repentina sconfitta dell’inflazione non può essere considerata definitiva. Ma le prospettive sono molto buone e nei primi sei mesi dell’anno è ragionevolmente ipotizzabile una riduzione dei tassi guida", ha aggiunto Mariano Bella.