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Filiera della pelle: fatturato in flessione dell'8,6% nel 2024

Scritto da Isabella Naef

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Nel 2024 l'export ha raggiunto i 25 miliardi di euro Credits: Pexels, Pixabay

Il fatturato preconsuntivo della filiera della pelle per il 2024 registra una diminuzione dell'8,6% rispetto al 2023, con un calo sia nell'export, sia nell'import, influenzato anche dal contesto economico e geopolitico incerto.

La filiera della pelle di Confindustria Accessori Moda comprende circa 10mila imprese

La filiera della pelle di Confindustria Accessori Moda, che comprende circa 10mila imprese nei settori della calzatura, pelletteria, concia, pellicceria e abbigliamento in pelle, ha presentato i dati economici del 2024 in occasione dell'inaugurazione di Micam Milano, Mipel, TheOneMilano special by Micam e Lineapelle, che si svolgono a Fiera Milano Rho e sono organizzate dalle associazioni Federate (a cui si aggiunge Milano Fashion & jewels, organizzata da Fiera Milano).

Numeri alla mano, il fatturato preconsuntivo stimato delle aziende della filiera pelle raggiunge i 30 miliardi di euro, segnando una diminuzione di 2,8 miliardi rispetto al 2023, riflettendo un andamento negativo che coinvolge tutti i settori della filiera.

“Il made in Italy, come mostrano i dati sull’export, soprattutto in alcuni Paesi, continua a essere apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo, grazie alla qualità, al design e all’eccellenza del nostro saper fare. In questa prospettiva, acquista ancora maggiore importanza l’accordo firmato poche settimane fa con il Maeci, volto a sostenere l’eccellenza e la competitività delle imprese italiane nel mondo", ha sottolineato, attraverso una nota, Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda.

"Ci tengo a sottolineare, però, come in una situazione in cui aziende e lavoratori sono estremamente in affanno, sia necessario un supporto da parte del Governo, con interventi strutturati e a lungo termine, per sostenere il comparto ed evitare di perdere manodopera, lavoratori e posti di lavoro", ha aggiunto Ceolini.

I dati sull'import e sull'export

Nel 2024, l'export ha raggiunto i 25 miliardi di euro, registrando un calo dell'8,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre l'import è sceso a 11,5 miliardi (-4,5% rispetto al 2023). La bilancia commerciale evidenzia un saldo positivo di 13,5 miliardi di euro, a conferma di una congiuntura particolarmente difficile. Tra i principali mercati di destinazione dei prodotti del settore, all'interno dell'Unione Europea, la Francia ha registrato una flessione dello 0,5% nei primi dieci mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La Germania ha visto un calo dello 0,2%, mentre la Spagna e la Polonia hanno mostrato un incremento del 10,6% per entrambe.

Fuori dall'Ue, l'export verso la Svizzera è crollato del 59,1%, a causa della continua scelta logistica dei brand di sostituire i transiti nei depositi elvetici con spedizioni dirette verso i mercati finali di destinazione. Gli Stati Uniti hanno registrato una diminuzione del 3,9%, con un futuro incerto a causa di possibili nuovi dazi annunciati dalla nuova amministrazione. In crescita invece l'export verso il Giappone (+8,8%), Hong Kong (+4,8%) e gli Emirati Arabi (+37,1%). In calo la Corea del Sud (-14,4%) e la Cina (-9,5%).

Le difficoltà del settore si riflettono inevitabilmente sui livelli occupazionali. Dopo un 2023 con un debole (e parziale) recupero (+1,8%), nel 2024 si prevede, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, una contrazione di oltre 5.900 unità rispetto a dicembre 2023 (- 4,1%), portando la forza lavoro a scendere sotto i 140.000 addetti.

Confindustria accessori moda
Giovanna Ceolini
mipel