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Flo: la cooperativa della moda toscana rischia di chiudere

Scritto da Isabella Naef

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La cooperativa sociale Flo, aderente a Confcooperative Toscana, continua a tenere aperte le porte del suo laboratorio di sartoria e del negozio, ma è ogni giorno più difficile andare avanti. Elisabetta Renzoni e Maria Serena Asso, socie di questa realtà conosciuta sul territorio toscano per il punto vendita di Lungarno Corsini, a pochi passi da Ponte Vecchio, a Firenze, si chiedono che fine faranno le persone che la cooperativa sta aiutando. La cooperativa, infatti, ha un laboratorio di sartoria che accoglie e insegna, dà futuro e speranza a chi nella vita ha bisogno di un’altra possibilità. Sono tutte persone provenienti dai servizi della salute mentale, dai servizi sociali comunali, dai Servizi per le dipendenze patologiche, dal Ministero di Grazia e Giustizia e da realtà territoriali che accolgono migranti.

Si tratta di un’impresa sociale attiva nel fashion business, che lavora basandosi sul principio dell’economia circolare e crea le sue collezioni donna e bambino, accessori e articoli per la casa, oltre che commesse per altre aziende, utilizzando come tessuti le rimanenze provenienti dalle aziende di moda. Flo da 10 anni si è costruita un suo mercato e una sua filiera, coinvolgendo imprese che vogliono investire nella responsabilità sociale, da Unicoop a Ikea, da Manteco spa alla Stefano Bemer.

“C’è tanto lavoro dietro il nostro negozio, tanta umanità in difficoltà in cerca di riscatto, che però rischiamo di vedere dispersa. Questa crisi ha seriamente compromesso il nostro futuro”, raccontano le socie. Con il crollo del turismo, le vendite sono calate del 90 per cento: alcuni operatori sono in cassa integrazione, le socie hanno deciso di auto-sospendersi gli stipendi. “Siamo un’impresa no profit e i margini operativi vengono reinvestiti nell’attività finalizzata alla realizzazione del progetto che coinvolge persone che hanno iniziato un percorso con noi, al momento sono circa 10. Non sappiamo fino a quando si potrà resistere, ma ci preoccupa il futuro di questi nostri collaboratori”.

In 10 anni di attività, Flo ha aiutato circa 60 persone a reinserirsi. “Siamo felici quando raggiungiamo questi obiettivi, ma il futuro ci preoccupa. Il nostro è un grido di allarme perché esiste un problema collettivo di tenuta sociale e noi possiamo contribuire a fare la differenza. Vogliamo resistere e continuare a fornire percorsi lavorativi assistiti, ma questa è una crisi che non vede soluzioni a breve”. Dal Comune hanno ottenuto lo sgravio dei costi d’affitto per 4 mesi, come tutti i locatari di fondi comunali. “E’ qualcosa, ma non sufficiente per garantirci dal rischio chiusura. Riteniamo che la nostra cooperativa stia svolgendo un ruolo fondamentale per la coesione sociale in questo momento drammatico e che la responsabilità debba essere condivisa.Abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni, delle aziende del territorio che sono disposte ad investire nel progetto e anche dei fiorentini che ci conoscono e che possono aiutarci comprando nel nostro negozio per continuare a dare speranza a chi ci lavora”, hanno aggiunto le socie.

Foto: Flo, dall'ufficio stampa

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