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Frankie Morello punta a 50 milioni entro il 2021

Scritto da Isabella Naef

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Business|INTERVISTA

Un nuovo direttore creativo, uno showroom e un negozio a Milano e il debutto della linea dedicata alle bambine: queste le principali novità di Frankie Morello, marchio che è recentemente passato totalmente sotto il controllo del gruppo Fmm srl. A maggio, infatti, la famiglia Ammaturo, cui fa capo il gruppo attivo nella distribuzione di prodotti petroliferi Ludoil, che a sua volta controlla Fmm (fondata nel 2014 per diversificare il business nella moda), ha acquisito il 65 percento del marchio dai due fondatori, Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti. La percentuale si somma all'altro 35 percento che il gruppo aveva acquisito a gennaio 2015. L'ingresso dell'azienda nel capitale dell'etichetta, però, risale al maggio del 2014, con una quota del 25 percento. A Fmm, oltre al 100 percento del marchio Frankie Morello, per cui produce e distribuisce le linee uomo, donna e bambino, fa capo anche l'etichetta dedicata al segmento kids: Aygey. FashionUnited ha fatto il punto sul "nuovo corso" di Frankie Morello con Angela Ammaturo, amministratore delegato di Fmm.

Quali sono le ragioni che vi hanno spinto, progressivamente, ad acquisire la totalità del marchio e qual è il valore dell'operazione?

Il valore complessivo dell'operazione, dalla acquisizione del 25 percento fino all'attuale 100 percento, si aggira intorno ai 5 milioni di euro. Io sono sempre stata legata al marchio Frankie Morello, prima come cliente e poi come azionista. Con l'acquisizione della totalità del brand saremo sicuramente più veloci nel raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e che in parte abbiamo realizzato anche con la collaborazione dei due fondatori.

Quali sono gli obiettivi di fatturato?

Puntiamo a 50 milioni di euro entro il 2021. Il fatturato 2015 è stato pari a 14 milioni, sostanzialmente in linea con quello del 2014.

Qual è la strategia che vi porterà a raggiungere questo obiettivo e a chi è stata affidata la direzione creativa?

Il nuovo direttore creativo è Nicholas Poggioli, che lavorava già a fianco dei due stilisti fondatori del marchio. Poggioli si occupa dell'uomo, della donna e dà gli input per la collezione bambino. Diciamo che Nicholas diventa il trade union tra la vecchia gestione e il nuovo corso dell'etichetta. Il nostro target ha, indicativamente, un'età compresa tra i 20 e i 45 anni, anche se è sempre più difficile identificare il cliente per fascia di età. Riserveremo comunque molta attenzione al cliente che desidera essere un po' più sobrio.

Andrà quindi persa l'identità giocosa e ironica che dal 1999, anno della fondazione, contraddistingue Frankie Morello?

No, diciamo che l'identità ironica e giocosa passa al bambino. La collezione kids, che da quest'anno prevede anche la linea bimba, debutterà a Pitti Bimbo, a Firenze il 23 giugno.

In che fascia di prezzo si posizioneranno le linee?

La linea uomo e donna per la primavera estate 2017, cui abbiamo dato il nome di Reborn, ossia rinascita, e che presenteremo a Milano il 18 giugno, prevede capi il cui prezzo si aggira, mediamente, intorno ai 200- 220 euro, mentre quella per il bimbo ha prezzi intorno ai 60 euro.

Sono in agenda nuove aperture?

Al momento abbiamo 6 monomarca in Cina, con un partner locale. Stiamo individuano sia una location per uno showroom a Milano, sia per un flagship store. A breve, inoltre, apriremo un flagship store nei principali Paesi europei come Parigi e Londra. Puntiamo anche su Asia e Medio Oriente, dove intendiamo sviluppare il business con il supporto di partner locali. La sede operativa dell'azienda resterà a Napoli, mentre l'ufficio stile e commerciale saranno a Milano.

E' in agenda anche l'ecommerce?

Si, ci stiamo pensando e abbiamo pianificato incontri con player del settore. Pensiamo di aprire uno store online nella seconda metà del 2017. Parimenti stiamo mettendo a punto anche una strategia web che partirà, assieme alle campagne stampa, con l'arrivo sul mercato della collezione primavera estate 2017, quindi a gennaio del prossimo anno. Stiamo pensando ai principali social media e a una comunicazione basata su film video.

Quali sono i vostri principali mercati?

Il 35 percento del fatturato arriva dal mercato italiano, mentre la parte rimanente da Cina, Russia, Medio Oriente, Spagna, Benelux e Germania.

La produzione è italiana?

Le collezioni sono prodotte per la metà in Italia e per l'altra metà all'estero: in Portogallo, Romania e Bulgaria.

Foto: Frankie Morello, Foto: Angela Ammaturo

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