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Fusioni e acquisizioni: il fashion è il terzo segmento con 28 operazioni

Scritto da Isabella Naef

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La firma di un contratto Credits: Pexels, Pixabay
Secondo il "Pwc Global and italian mergers and acquisitions trends in consumer markets: 2023 mid-year update", il food and beverage è il primo segmento per numero fusioni e acquisizioni in Italia con 48 operazioni annunciate, seguito da specialty retail (31 operazioni) e fashion (28 operazioni).

L’attività mergers and aquisitions mondiale nel consumer markets, spiega Pwc, ha subito un’ulteriore flessione nel primo semestre 2023 (-12 per cento a volumi), raggiungendo un minimo storico dall’inizio del periodo pandemico, sulla scia della pressione inflattiva e dei relativi impatti sulla propensione al consumo. Il calo ha colpito principalmente le operazioni annunciate da investitori finanziari (-22 per cento a volumi) e quelle di grandi dimensioni (-41 per cento a valore).

I segmenti di mercato maggiormente impattati sono household and personal products (-36 per cento), la cui contrazione è legata al rinvio di decisioni di spesa discrezionale spesso finanziate con il ricorso al credito al consumo, ed ecommerce (-57 per cento), che aveva beneficiato di un’ondata di attività mergers and acquisitions nel periodo post Covid.

In controtendenza con lo scenario mondiale, in Italia l’attività di fusioni e acquisizioni nel consumer markets registra un aumento del 37 per cento a volume, sostenuto in egual misura da investitori strategici e finanziari, confermando il trend di crescita a doppia cifra avviato nel 2018 e arrestatosi solo nel 2020.

A livello di volumi, il segmento più ricco di operazioni è stato il food and beverage, seguito da specialty retail e fashion (28 operazioni, tra cui San Quirico e Minerva Hub, Permira e Gruppo Florence).

“A livello globale si prospetta un anno complesso per le operazioni di mergers and aquisitions, e, anche se le aspettative per il secondo semestre sono più positive, l’attività rimarrà significativamente più contenuta a causa delle difficoltà di finanziamento delle operazioni di maggiore dimensione e della cautela da parte degli investitori finanziari, soprattutto su segmenti considerati maturi”, ha detto, in una nota, Emanuela Pettenò, partner Pwc Italia, consumer markets and markets deals leader. "Lo scenario italiano è complessivamente più favorevole, grazie anche alla dimensione media inferiore delle aziende target, del tessuto industriale più frammentato idoneo per progetti di buy-and-build, di fondi specializzati su questa dimensione di investimenti, più facilmente finanziabile, con potenziali rinvii delle operazioni di mergers and aquisitions di taglio superiore”, ha aggiunto Pettenò.

Mergers and acquisitions
PWC