Geox spa: l'assemblea degli azionisti approva il bilancio 2021
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Le nomine sono state deliberate ieri dal consiglio di amministrazione di Geox spa che si è riunito a chiusura dell’assemblea.
L’assemblea ha preso visione del Bilancio consolidato e della dichiarazione non finanziaria del Gruppo e ha approvato il Bilancio d’esercizio della Capogruppo Geox spa, così come da progetto di bilancio approvato dal consiglio di amministrazione nella seduta del 24 febbraio. I ricavi consolidati del 2021 si sono attestati a 608,9 milioni, in aumento del 13,8 per cento rispetto all’esercizio precedente (+14,4 per cento a cambi costanti).
I ricavi realizzati in Italia, che rappresenta il 25,3 per cento dei ricavi del Gruppo (23,4 per cento nel 2020), si attestano a 153,8 milioni (+23,1 per cento) rispetto a euro 124,9 milioni nel 2020. "La performance in Italia ha beneficiato di una minore percentuale di negozi chiusi per lockdown rispetto al 2020", specificava il gruppo in una nota del 24 febbraio.
I ricavi generati in Europa, pari al 45,7 per cento dei ricavi del Gruppo (46,8 per cento nel 2020), ammontano a 278,3 milioni, rispetto a 250,3 milioni del 2020, registrando un incremento dell’11,2 per cento principalmente dovuto, come in Italia, al buon andamento del canale wholesale (+19,3 per cento).
Il Nord America ha registrato un fatturato pari a euro 26,8 milioni, +8,3 per cento (+7,6 per cento a cambi costanti) rispetto al 2020 nonostante la forte riduzione di perimetro (4 chiusure nette pari al 17 per cento della rete) e delle chiusure per lockdown in Canada proseguite fino al 30 giugno. Particolarmente positivo il trend del canale wholesale (+16,2 per cento) e del canale online diretto (+20,1 per cento). Gli Altri Paesi hanno riportato un fatturato in crescita del +11,2 per cento rispetto al 2020 (+13,5 per cento a cambi costanti). In particolare nell’Area Asia Pacifico il fatturato è risultato in calo del -8,5 per cento principalmente a seguito della riorganizzazione in Giappone che ha comportato la chiusura della filiale ed il passaggio del business a un distributore. La Cina ha riportato ricavi in crescita (+11 per cento), con vendite comparabili dei negozi diretti in crescita del +11 per cento. Per quanto riguarda invece l’Europa dell’Est i ricavi dell’area sono risultati in crescita del +17,7 per cento, trascinati dalla performance riportata in Russia (+23 per cento). I negozi a gestione diretta dell’intera area hanno riportato vendite comparabili in aumento del +32 per cento (Russia +41 per cento); positive a doppia cifra anche le crescite del canale wholesale e franchising.