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Giovedì sarà deciso il destino di Kookaï

Scritto da FashionUnited

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Una campagna Kookaï Credits: Kookaï via Facebook
Chi rileverà Kookaï, il marchio francese entrato in amministrazione controllata sotto bandiera australiana? Il marchio, infatti, nel 2017 fu venduto dal polo tessile e calzaturiero Vivarte all'australiana Magi. Giovedì, come riportato dall'Afp, si deciderà quale dei sette candidati si aggiudicherà questo storico marchio.

Lanciato in Francia nel 1983, il marchio, come altri, ha sofferto per la pandemia, per l'aumento dei costi di produzione e per la concorrenza dell'usato e del fast fashion.

Oltre a questo clima economico sfavorevole, c'è stato un cambiamento di stile in Kookaï, con collezioni disegnate e confezionate per le donne australiane, con gonne troppo corte, scollature troppo profonde, che hanno scontentato le donne francesi, come hanno raccontato molti dipendenti all'Afp.

A febbraio il marchio è stato messo in amministrazione controllata. A settembre, il Tribunale commerciale di Parigi ha stabilito che la liquidità dell'azienda non era sufficiente a finanziare il piano di prosecuzione proposto, aprendo la strada a un'acquisizione. Il 15 novembre, sette aziende hanno presentato le offerte.

Tra i pretendenti anche il Gruppo Beaumanoir (Caroll, Morgan, Cache Cache, Bréal, Bonobo), che ha confermato ad Afp "il suo interesse a rilevare il marchio Kookaï".

Nell'offerta presentata il 15 novembre, consultata da Afp, il gruppo propone di rilevare 26 posti di lavoro e 8 negozi (Annecy, Bordeaux, Montpellier, Nancy, Reims, Tours, Neuilly e Parigi) per circa 600mila euro.

Kookaï ha un centinaio di negozi in Francia ed è presente anche in Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Australia. Per il 2022, il gruppo prevede un fatturato di 45 milioni di euro, in crescita del 18 per cento rispetto al 2021, ma in calo del 25 per cento rispetto al 2019.

Kookai