Gli effetti del Covid-19 sulle multinazionali: crollo per la moda (dati Mediobanca)
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Pesante l’impatto della pandemia sui bilanci del primo trimestre 2020 delle multinazionali di molti settori, in particolare per le aziende della moda. Il fatturato aggregato medio rimane invariato rispetto al primo trimestre 2019 ma in alcuni comparti calano nettamente ricavi, ebit, ebit margin e utili netti, avvisa l'Area studi Mediobanca che analizza l’impatto della pandemia del Covid-19 sui bilanci del primo trimestre 2020 di oltre 150 grandi multinazionali con fatturato annuale superiore a 3 miliardi di euro, confrontandoli con quelli dello stesso trimestre del 2019.
Gli utili netti delle multinazionali della moda nel primo trimestre segnano una flessione del 92 per cento
La pandemia da Covid-19 sta avendo un impatto enorme sull’economia reale a livello globale. Si tratta di una crisi unica nel suo genere, di proporzioni senza precedenti, le cui conseguenze stanno colpendo tutti gli attori economici, comprese le grandi multinazionali. "A farne le spese sono soprattutto i produttori di aeromobili, i colossi oil and energy e quelli della moda, che hanno registrato bruschi cali in tutte le principali voci di bilancio. I cambiamenti nelle abitudini di acquisto hanno, al contrario, prodotto un forte incremento di ricavi per le websoft, la grande distribuzione organizzata e le case farmaceutiche", si legge in una nota stampa.
In generale, come era prevedibile, gli effetti della pandemia nel primo trimestre del 2020 sono stati pesanti specialmente per le aziende che fatturano maggiormente in Asia, in particolare in Cina, tra queste realtà ce ne sono molte della moda e del lusso. "Qui però, già da fine marzo del 2020, si intravedono alcuni segnali di ripresa. Discorso inverso per chi opera per lo più in Europa e nelle Americhe: per queste aziende l’impatto è avvenuto qualche settimana dopo e si prevede una maggiore contrazione nel secondo trimestre del 2020. I dati del primo semestre del 2020 mostrano, con molta probabilità, i segni più evidenti della crisi economica, mentre la ripresa è attesa per il secondo semestre, in particolare per il quarto trimestre 2020", prosegue la nota.
Inoltre secondo quanto dichiarato da molte multinazionali, l’impatto del Covid-19 sui numeri di tutto il 2020 rimane per diversi motivi ancora difficile da prevedere.
Entrando più nel dettaglio del fatturato la grande distribuzione organizzata ha segnato un +9,1 nel primo trimestre del 2020 rispetto all'anno precedente. Le multinazionali che producono aeromobili sono, invece, quelle più in difficoltà (-22,1 per cento), seguite dalle oil and energy (-15,9 per cento), da quelle della moda (-14,1 per cento), dall’automotive (-9,1 per cento), dalle telco (-2,6 per cento). Tendenzialmente stabili i settori media and entertainment (-0,5 per cento) e drink (-0,1 per cento).
Generalmente in calo è invece il risultato operativo (ebit), che flette del -18,9 per cento rispetto al primo trimestre del 2019. Bene la grande distribuzione organizzata (+33,6 per cento), le farmaceutiche (+18,1 per cento), le websoft (+17,6 per cento) e l’elettronica (+10,9 per cento). In forte calo i produttori di aeromobili (il cui ebit passa in terreno negativo), i settori oil and energy (-87,8 per cento), moda (-81,5 per cento) e automotive (-75,8 per cento) che hanno subìto il più duro contraccolpo.
Nel primo trimestre 2020 il margine operativo netto (ebit margin) medio delle multinazionali è pari a 14,3% (-2,4 punti percentuali sul primo trimestre 2019). Calo in doppia cifra per la Moda (-10,7 per cento) il cui ebit margin si attesta al 2,9 per cento nel primo trimestre 2020.
Infine, per quanto riguarda gli utili netti il comparto delle multinazionali della moda ha segnato una flessione del 92 per cento.
Foto: Pexels