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Gli italiani comprano online per non fare la coda alla cassa

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Karolina Grabowska
Quasi il 90 per cento dei consumatori italiani negli ultimi mesi ha acquistato online molto più di prima, a causa della pandemia. Sebbene fare acquisti nei piccoli negozi di quartiere sia ancora un’esperienza gradevole per molti (85 per cento), una percentuale significativa di italiani (35 per cento) riconosce che doversi recare nei negozi fisici rappresenta spesso un inconveniente, così come la mancanza di disponibilità degli articoli cercati (27,5 per cento), la preoccupazione di ritrovarsi vicino a persone affette da Covid 19 (23,5 per cento), le code per pagare gli articoli (23 per cento) o gli orari di attività che non sempre sono adeguati alle esigenze dei consumatori (16,5 per cento).

La mancanza di disponibilità degli articoli cercati in negozio è un inconveniente per i consumatori

Questi alcuni dei dati emersi da un'indagine di Vista, partner di design e marketing delle piccole e medie imprese, e diffusi in occasione della giornata europea delle pmi, oggi, giovedì 12 maggio. Dati interessanti a cui si contrappone il dato Istat secondo cui l’80 per cento delle imprese italiane con almeno 10 addetti si colloca ancora a un livello ”basso” di digitalizzazione, risultando in un numero ridotto di pmi che hanno avviato vendite online nonostante la pandemia.

Gli italiani comprano online perchè gli orari dei negozi non sono adeguati alle loro esigenze

Riguardo le principali cause di frustrazione riscontrate durante lo shopping online, inoltre, consumatori evidenziano l’impossibilità di toccare i prodotti prima di acquistarli (50 per cento). parlare con qualcuno che possa fornire consigli (21 per cento), acquistare i prodotti delle piccole imprese che non hanno una presenza online.

Per quanto riguarda lo shopping online, secondo Vista, gli italiani danno maggiore importanza alla possibilità di fare acquisti comodamente da casa (34 per cento), la possibilità di procurarsi prodotti diversi senza doversi recare in più luoghi (22 per cento), la possibilità di confrontare i prezzi dei prodotti e di scegliere ciò che si adatta meglio alle proprie tasche e necessità (18,5 per cento), la possibilità di gestire una lista dei desideri o un carrello della spesa virtuale per un lungo periodo fino a quando non si è pronti ad acquistare (5,5 per cento).

Per questo motivo, per il 93% delle persone intervistate è diventato quasi indispensabile poter trovare i freelancer e le piccole imprese su Internet.

“L’alfabetizzazione digitale è necessaria, certo, ma richiede tempo e impegno di cui molti proprietari di piccole imprese non dispongono. È impossibile pensare che una sola persona possa essere esperta in contabilità, gestione, marketing, branding, diritto, logistica e tutta una serie di nozioni necessarie per dirigere con efficacia una nuova impresa", ha sottolineato Richard Moody, direttore generale di Vista per l’Europa centrale, settentrionale e meridionale.

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