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H&M: sale l'utile operativo nel trimestre, aumenta l'utilizzo di materiali riciclati

Scritto da Isabella Naef

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H&M Hammersmith, Londra Credits: H&M

Il fatturato netto del gruppo H&M nel primo trimestre, che va dal primo dicembre 2023 al 29 febbraio 2024, è stato di 53.699 milioni di corone svedesi, rispetto ai 54,87 miliardi di corone svedesi dell'anno precedente, pur rimanendo superiori ai 53,24 miliardi di corone svedesi previsti dagli analisti di mercato.

Per quanto riguarda l'utile per azione, la cifra ha raggiunto 0,75 corone svedesi, superando la previsione media di 0,51 corone svedesi e rappresentando un aumento rispetto alle 0,33 corone svedesi dell'anno precedente.

L'utile operativo è stato di 2,07 miliardi di corone svedesi rispetto ai 725 milioni dell'anno precedente

L'utile lordo è aumentato del 7 per cento a quota 27.655 milioni di corone svedesi. Ciò corrisponde a un margine lordo del 51,5 per cento. L'utile operativo è stato di 2,07 miliardi di corone svedesi, (180 milioni di euro circa), rispetto ai 725 milioni di corone svedesi dello stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato al netto delle imposte è aumentato a 1.201 milioni di corone svedesi (erano 540 milioni un anno fa).

Le vendite del gruppo H&M nel periodo dal primo al 25 marzo 2024 sono aumentate del 2 per cento in valuta locale rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Oggi il gruppo svedese ha pubblicato il suo rapporto annuale e di sostenibilità 2023. Tra le altre cose, il rapporto mostra una riduzione del 22 per cento delle emissioni di gas serra nel 2023.

L'assemblea generale annuale si terrà il 3 maggio per deliberare, tra l'altro, sul dividendo proposto dal consiglio di amministrazione di 6,50 corone svedesi per azione, da pagare in due rate.

Nel 2024 saranno ristrutturati circa 250 negozi, tra cui New York, Londra, Berlino

"Nel primo trimestre lo sviluppo è proseguito nella giusta direzione, con un miglioramento del margine lordo e dell'utile operativo, una riduzione delle scorte e un forte flusso di cassa. La nostra priorità assoluta è continuare a migliorare l'offerta ai clienti, l'esperienza nei negozi e la catena di fornitura per aumentare le vendite", ha sottolineato il ceo Daniel Ervér. "Abbiamo una posizione fantastica, con miliardi di visite all'anno ai nostri negozi fisici e digitali. Abbiamo più di 200 milioni di clienti nel nostro programma di fidelizzazione, in un mercato globale che gli analisti di mercato esterni prevedono in crescita di oltre il 5 per cento all'anno fino al 2028. Con le nostre ambizioni a lungo termine per un'industria della moda sostenibile, sono lieto e onorato di essere incaricato di guidare il gruppo H&M", ha aggiunto il ceo.

Nel 2024 saranno ristrutturati circa 250 negozi in tutto il mondo, tra cui New York, Londra, Berlino e Stoccolma. Tra le altre novità annunciate dal gruppo anche l'aumento del nearshoring e il potenziamento degli sforzi nella digitalizzazione e nell'intelligenza artificiale. "Le nostre priorità rimangono ferme: migliorare l'assortimento, offrire sempre il miglior prezzo, creare esperienze stimolanti in ambienti fisici e digitali e rafforzare i nostri marchi. Grazie agli investimenti in tecnologia, catena di fornitura e sostenibilità, uniti al continuo controllo dei costi, all'impegno dei colleghi e a una prospettiva a lungo termine, vediamo buone opportunità per una crescita redditizia e sostenibile", ha affermato Ervér.

H&M ha evidenziato una riduzione del 22 per cento delle emissioni di gas a effetto serra nella catena di fornitura

Per quanto riguarda l’Annual and sustainability report 2023 di H&M Hennes & Mauritz Ab, l'azienda ha evidenziato una riduzione del 22 per cento delle emissioni di gas a effetto serra nella catena di fornitura di H&M Group e del 24 percento delle emissioni di gas a effetto serra nelle proprie attività (rispetto al 2019), avvicinando la società all'obiettivo di ridurre le proprie emissioni assolute del 56 percento in riferimento agli scope 1, 2 e 3 entro il 2030. Nel dettaglio scope 1 comprende tutte le emissioni dirette di gas a effetto serra prodotte dalle attività del Gruppo H&M, scope 2 copre le emissioni indirette derivanti dal consumo di elettricità, calore o vapore acquistati e utilizzati nelle attività del Gruppo H&M e scope 3 copre altre emissioni indirette, come quelle legate all'approvvigionamento di materie prime, alla produzione di tessuti, alla confezione di indumenti e alle attività di trasporto esternalizzate.

L’85 per cento dei materiali è riciclato o proveniente da fonti sostenibili. "H&M Group ha continuato a fare progressi verso l'obiettivo di riciclare o utilizzare in modo sostenibile il 100 percento dei materiali entro il 2030. La quota di materiali riciclati è stata del 25 percento, un dato l’azienda che si propone di raddoppiare non oltre il 2030", si legge nel report.

H&M ha raggiunto una riduzione del 29 percento del consumo di energia elettrica, per metro quadrato e ore di apertura, nei punti vendita del gruppo (rispetto al 2016), raggiungendo e superando l'obiettivo di riduzione del percento con sette anni di anticipo.

Produzione sostenibile, fabbrica di Hangzhou Suntex, Cina Credits: H&M

"Poiché il mondo si trova ad affrontare importanti sfide sociali, ambientali ed economiche, è fondamentale continuare a portare avanti la nostra idea aziendale di offrire moda e qualità al miglior prezzo in modo sostenibile e rimanere impegnati nel nostro viaggio verso un'industria della moda più sostenibile e circolare. Azioni ambiziose e concrete per ridurre le emissioni e l'uso delle risorse devono andare di pari passo con il contributo a una giusta transizione per i milioni di persone che dipendono dall'industria della moda per il loro sostentamento. Questi sono i prerequisiti per opportunità di crescita sostenibili e per un'attività costantemente resiliente", ha affermato Leyla Ertur, head of sustainability di H&M Group.

Tra gli altri dati figura la riduzione del 55 per cento degli imballaggi in plastica (rispetto al 2018).

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