Hostage inaugura il nuovo hub e lancia il marchio Mordecai
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Una nuova sede a Empoli e un nuovo marchio per Hostage, azienda fondata nel 2007 dai soci Azzurra e Giampaolo Morelli con Martino Mazzoni. Martedi 11 luglio, Holding Morelli (azienda fondata nel 2020, cui fanno capo oltre a Hostage, Pellemoda, Aga 15 srl che produce il marchio Ahirain, Laboratorio Pellemoda e Marmi snc) ha inaugurato ufficialmente il nuovo hub di Hostage, realtà italiana attiva nella confezione di capi in tessuto. FashionUnited ha chiesto ad Azzurra Morelli, che con Giampaolo è ceo della holding, quali sono gli obiettivi del gruppo e qual è il Dna del nuovo marchio Mordecai.
Hostage ha archiviato il 2022 con un giro d'affari pari a 32 milioni di euro
"Nel 1979 mio padre fondò Pellemoda che inizialmente produceva il proprio marchio e poi, verso la fine degli anni '90-2000 abbiamo iniziato a collaborare con molti brand del lusso. Il nostro prodotto è sinonimo di artigianalità", ha spiegato Azzurra Morelli. "Grazie alla conoscenza e alle skill maturate sulla pelle e sui capispalla abbiamo poi deciso di creare Hostage, questa volta specializzata nella lavorazione in tessuto". Il fatturato del 2022 ammonta a 32 milioni di euro.
Il nome, Hostage, ossia ostaggio in inglese, richiama, in maniera ironica, il fatto che il cliente resta fedele all'azienda, quasi, appunto, come fosse un ostaggio.
Il nuovo hub Hostage copre una superficie di 4300 metri quadrati
Il nuovo hub Hostage include il magazzino per le materie prime e il prodotto finito, secondo logiche di integrazione a basso impatto ambientale con l’obiettivo di migliorare i flussi logistici e ottimizzare le performance dei processi produttivi. La superficie totale copre 4300 metri quadrati ed è stata perfezionata con l’installazione di 420 pannelli fotovoltaici in grado di produrre 180 Kw di energia rinnovabile per far fronte al fabbisogno energetico di tutta l’azienda. Altri accorgimenti come l’uso di lana di roccia per incamerare aria, attutire i suoni e isolare dalle diverse variazioni di temperatura, e un sistema di sicurezza per fumo e incendi, hanno reso la sede di Hostage ecosostenibile e attenta alla salute dei suoi lavoratori.
"Costruito seguendo le norme della bioedilizia, il nuovo padiglione ha ottenuto la classe energetica A4, la classe più alta prevista dalla legge che certifica il basso impatto inquinante dell'immobile e che soprattutto si impiegheranno meno risorse per riscaldarlo o raffreddarlo", ha spiegato Azzurra Morelli.
"Questo nuovo hub per noi è un salto di qualità determinante che apporta novità sostanziali sotto l'aspetto prettamente organizzativo e, guidati da uno dei valori in crediamo fermamente, ovvero la tutela dell’ambiente in cui operiamo, abbiamo reso questo sito ecosostenibile praticamente a impatto zero, un traguardo che rappresenta un investimento di 5 milioni di euro globali, una filosofia che stiamo percorrendo ormai da oltre 20 anni per le nostre aziende, per la nostra filiera e come messaggio che vogliamo trasmettere ai nostri collaboratori e ai nostri stakeholder", ha raccontato Azzurra Morelli.
L'investimento iniziale per Mordecai ammonta a 3 milioni di euro
Nel segno dell'innovazione, della volontà di ragionare sul medio e lungo periodo e di dare un'impronta internazionale anche al made in Italy, nasce il marchio Mordecai. "I tessuti arrivano da tutto il mondo, dalla Cina, dal Giappone e, ovviamente, dall'Italia", ha detto Martino Mazzoni, raccontando che lo sviluppo di Hostage passa anche attraverso il prodotto con il lancio del primo brand in house Mordecai.
La prima collezione spring-summer 2024 è finanziata e prodotta in Italia da Hostage. Il marchio è appena stato fondato a Milano dal direttore creativo Ludovico Bruno ed è finanziato e prodotto da Hostage, che detiene le quote di maggioranza, e distribuito dallo showroom internazionale Riccardo Grassi, che divide le quote rimanenti con Bruno. L'investimento iniziale ammonta a 3 milioni di euro.
Il brand debutta con una linea per una nuova generazione dinamica, mix di sportswear, formal wear e business attire. "Le strisce che caratterizzano la collezione sono di ispirazione berbera, marocchina e anche indiana", ha sottolineato Mazzoni.
I 20 look che compongono la proposta per l'estate partono da elementi essenziali che si trasformano tramite coulisse regolabili, dettagli reversibili, pieghe, imbottiture in piuma, per ottenere un nuovo canone contemporaneo. Capispalla leggeri in cotone e nylon, maglieria in merino, mohair e cashmere, camicie e giacche in popeline cerato, cargo in tela lavata e jersey, calzini modellati, tutto si sovrappone in look strutturati e anticonformisti senza sforzo. "I prezzi vanno da circa 390 euro fino a mille euro per le maglie, mentre per i giubbotti si va da 490 euro fino a 3400 euro circa", ha anticipato Mazzoni.