Hugo Boss: la debolezza della domanda dei consumatori pesa sui conti
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Nel secondo trimestre del 2024, le vendite di Hugo Boss hanno raggiunto i 1.015 milioni di euro, con un calo dell'1 per cento.
L'utile operativo (Ebit) è diminuito del 42 per cento a quota 70 milioni di euro nel secondo trimestre, a causa del calo dei ricavi e dell'aumento delle spese operative.
Attraverso una nota, l'azienda ha fatto sapere che i deboli risultati sono da imputare alle persistenti sfide macroeconomiche e geopolitiche che frenano la domanda globale dei consumatori, con un trend particolarmente colpito in mercati chiave come la Cina e il Regno Unito.
"Negli ultimi tre anni, la nostra strategia di crescita Claim 5 ha permesso a Hugo Boss di ottenere una crescita superiore e di alta qualità del fatturato. Tuttavia, dopo questo periodo di forte slancio dei ricavi, il contesto del mercato globale si è deteriorato in modo sostanziale nella prima metà del 2024. L'indebolimento del sentimento dei consumatori nella maggior parte dei mercati ha portato a un rapido rallentamento della crescita in tutto il settore, a cui non siamo riusciti a sottrarci completamente", ha specificato, in una nota, Daniel Grieder, ceo di Hugo Boss.
Nei primi sei mesi, le vendite del gruppo sono aumentate del 3 per cento rispetto all'anno precedente, attestandosi a 2.029 milioni di euro (erano 1.993 milioni di euro nel primo semestre 2023).
"Anche se il contesto macroeconomico rimarrà probabilmente difficile per il momento, siamo fermamente decisi a continuare a guidare una crescita superiore al trend, a conquistare ulteriori quote di mercato e a concentrarci ancora di più sulla produttività operativa e organizzativa", ha aggiunto il ceo.