Il Daily Mail fa causa a Google perchè penalizzato nell’indicizzazione
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Disputa in corso tra il gigante del web Google e Associated Newspapers, azienda cui fanno capo il tabloid Daily Mail e la sua versione digitale MailOnline. Quest'ultima, infatti, ha citato in giudizio Google, accusandolo di manipolare i risultati delle ricerche, privilegiando i media che vendono più pubblicità attraverso il colosso digitale, a scapito delle altre testate. Tra quelle "sfavorite", secondo Associated Newspapers, ci sarebbe proprio il Daily Mail.
Immediata la replica di Google che ha giudicato le accuse "prive di fondamento e completamente inaccurate". "L'utilizzo dei nostri strumenti di tecnologia pubblicitaria non influisce sul posizionamento del sito web di un editore nella ricerca Google", ha sottolineato il motore di ricerca aggiungendo che si difenderà da queste affermazioni prive di fondamento".
Nell'atto di citazione, depositato lunedì alla corte federale di New York, si affema che che Google "punisce" i risultati di ricerca degli editori se non comprano abbastanza spazio pubblicitario attraverso Google. "Google gestisce il suo motore di ricerca in modo monopolistico per consolidare il suo dominio della tecnologia pubblicitaria", affermano gli accusatori citando casi in cui il traffico di ricerca del Daily Mail è calato inaspettatamente.
Associated Newspapers sottolinea che, dall'inizio del 2021, il traffico di ricerca degli Stati Uniti verso il suo sito web, noto per le foto delle celebrità e le storie da tabloid, è sceso di oltre il 50 per cento.
Google controlla circa il 29 per cento del mercato pubblicitario digitale degli Stati Uniti, secondo eMarketer. Facebook rimane con il 25% e Amazon con il 10 per cento.
Come sottolinea la Bbc, la questione ha origine da una valutazione della copertura delle notizie sulla Royal family britannica nel corso dei primi mesi dell'anno. L'esempio è sulle esternazioni di Piers Morgan su Meghan Markle, dopo l'intervista rilasciata a Oprah Winfrey. I lettori britannici sarebbero stati indirizzati verso media di copertura regionale piuttosto che verso il tabloid e ciò sembra piuttosto strano poichè il quotiadiano ha dedicato molto spazio alla notizia e agli editoriali di Morgan sulle sue pagine.
Il direttore emerito di Dmg Media (holding di Associated Newspapers, cui fa capo il Daily Mail), Peter Wright, pensa che visibilità del tabloid sul motore di ricerca sia diminuita dopo l'implementazione di tecniche di pubblicità online "che ci permettevano di deviare il traffico pubblicitario da Google ad altre piattaforme di annunci che praticavano prezzi migliori".
Foto: Pexels