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Il futuro di Valentino dopo l'uscita di Jacopo Venturini

Scritto da Isabella Naef

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Business|Opinion
Valentino Fall 2025, Look 6 Credits: ©Launchmetrics/spotlight

Ma adesso che Jacopo Venturini si è dimesso con effetto immediato dalla carica di ceo della maison Valentino, notizia confermata anche ufficialmente dalla maison, che farà sapere il nome del successore "a tempo debito", cosa accadrà alla griffe? Resterà saldo alla guida creativa Alessandro Michele, in carica dal marzo 2024? Come scrisse lui stesso al momento della nomina sulla sua pagina Instagram: "il mio grazie, immenso e sconfinato, a Jacopo Venturini. Tornare a lavorare con lui è per me un sogno meraviglioso che si avvera".

Il successore di Venturini sarà annunciato a tempo debito

"Jacopo non è solo un professionista straordinario, in grado di coniugare pragmatismo e capacità strategica, competenze e sensibilità. È soprattutto un uomo capace di celebrare il quotidiano innamoramento della vita, con le sue passioni e la sua capacità di cura. Oggi cerco le parole più adatte per dire la gioia, per renderle omaggio: i sorrisi che scalciano in petto, il senso di profonda gratitudine che accende gli occhi, quel momento prezioso in cui necessità e bellezza si tendono la mano. La gioia è però cosa talmente viva che temo di ferirla, dicendola. Che basti quindi il mio inchino a braccia spalancate per celebrare, in questo inizio di primavera, la vita che si rigenera e la promessa di nuove fioriture", concludeva il direttore creativo la primavera dello scorso anno.

Nel comunicato finanziario con i risultati del 2024, Venturini sottolineava: “abbiamo fatto importanti progressi nel 2024, continuando a coltivare la promessa della nostra maison di incantare, sorprendere e ispirare i nostri clienti in egual misura e in linea con i valori del brand sin dalla sua fondazione, dall’ineguagliabile attenzione al dettaglio alla dedizione all'eccellenza. Il nostro lavoro ha compiuto un passo decisivo con l’ingresso di Alessandro Michele come nuovo direttore creativo".

E adesso: Michele proseguirà sulla sua strada o anche per lui ci saranno novità? Sta di fatto che negli ultimi mesi, oltre alla voci di una uscita di Venturini (che prese la guida di Valentino nel 2020 al posto di Stefano Sassi), ieri confermata, sono circolati rumors in merito a trattative tra il gruppo del lusso francese Kering e il fondo del Qatar Mayhoola. I due azionisti avrebbero avviato una riflessione sul futuro della griffe italiana, al termine della quale la società potrebbe tornare sul mercato. Kering, il 18 luglio, non commentava l’indiscrezione; mentre Mayhoola la smentiva. "Questa notizia non è vera", diceva alla Reuters Rachid Mohamed Rachid, ceo di Mayhoola.

A dicembre 2023, Kering ha completato l'acquisizione di una partecipazione del 30% in Valentino per un corrispettivo cash di 1,7 miliardi di euro. L'accordo prevede un'opzione per Kering per acquisire il 100% del capitale sociale di Valentino non oltre il 2028.

La griffe è stata fondata nel 1960 da Valentino Garavani

Fondata a Roma nel 1960 da Valentino Garavani, Valentino è una delle più riconosciute maison del lusso italiane. Un'etichetta con una forte eredità, un posizionamento di lusso di fascia alta nella haute couture e un portafoglio prêt-à-porter di abbigliamento, pelletteria e accessori.

Guardando la pagina Instagram del marchio, oggi la maison punta su personaggi come le attrici statunitense come Jenna Marie Ortega, Mary Elle Fanning, oppure sulla modella Bella Hadid. Sul profilo Instagram anche una foto recente di Ginevra Elkann, produttrice cinematografica e regista italiana, nipote di Gianni Agnelli, che indossa un look dell'autunno 25 disegnato da Alessandro Michele, e dell'attrice italiana Alba Rohrwacher a maggio, a Cannes, in Valentino Haute Couture.

Il passato di Valentino, invece, vive sul profilo del fondatore della maison, Valentino Garavani, che omaggia i tempi gloriosi della griffe con immagini delle collezioni fine anni '80 e inizio anni '90. Non mancano abiti legati agli esordi della maison, negli anni '70. Abiti disegnati per le donne, che, come lo stilista ha raccontato nel docufilm "Valentino: The Last Emperor", erano costantemente al centro dei suoi pensieri. "I know what women want. They want to be beautiful", diceva Garavani. Nello stesso documentario, al giornalista che affermava: "la gente dice che nessuno potrà mai prendere il suo posto", lui replicava "après moi le déluge" (dopo di me il diluvio, ndr).

L'era Valentino ai tempi di Stefano Sassi

Stefano Sassi arrivò in Valentino nel dicembre 2006, quasi in concomitanza con l’uscita di Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, avvenuta nel settembre 2007, dopo i festeggiamenti per il 45esimo anniversario della maison, a Roma.

Sassi fu una figura centrale per la definizione del futuro della gloriosa casa di moda, dirigendo l’azienda nella fase di turbolenza e supervisionando la transizione alla nuova proprietà e direzione creativa. Il lavoro svolto negli ultimi anni e la nuova visione per il marchio hanno portato all’acquisizione della Maison da parte di Mayhoola for Investments nel luglio 2012.

“Permira ci ha permesso di realizzare un piano industriale a medio termine che siamo riusciti ad attuare malgrado le difficili condizioni economiche. Mayhoola for Investments garantisce la continuità in una prospettiva stilistica e gestionale. Un investitore che ha un’ambiziosa visione a lungo termine per il brand”, commentava, allora, Stefano Sassi.

Nell’ottobre 2008, dopo il breve periodo di Alessandra Facchinetti alla guida creativa, Stefano Sassi promosse al ruolo di direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, gli stilisti già responsabili della linea accessori. Con l'uscita di Maria Grazia Chiuri, nel 2016, la guida creativa passò a Piccioli e poi, nel marzo del 2024, a Michele.

Valentino FW 25 Credits: Launchmetrics/spotlight
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