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Il gruppo Armani riorganizza i brand

Scritto da FashionUnited

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Vendite in flessione del 5 percento, a quota 2,511 miliardi, per il gruppo Armani nel 2016. L'azienda sta mettendo a punto un piano di riorganizzazione del portafoglio marchi: le linee scenderanno da sette a tre.

Tornando ai conti del 2016 l’utile netto è passato dai 241 milioni del 2015 a 271, segnando un +12 percento. Al 31 dicembre 2016 la liquidità segnava un + 35 percento rispetto a un anno prima, a quota 881.

Da metà settembre, Giorgio Armani, Emporio Armani e A|X Armani Exchange avranno account separati e dedicati su Facebook, Instagram e Twitter

Insomma, Armani procede bene anche perché sa adeguarsi ai mutamenti dei mercati e sa invertire la rotta quando le vendite, come nel 2016, sono in calo. E' questo il principale motivo su cui poggia il riassetto dei marchi. La maison, infatti, studia la focalizzazione su Giorgio Armani, che comprende l’alta moda della collezione Privé e Armani/Casa, Emporio Armani, cui faranno capo Armani Collezioni e Armani Jeans, e A/X Armani Exchange.

Giorgio Armani ha spiegato il rallentamento delle vendite del 2016 anche alla luce delle tensioni socio-politiche, del terrorismo, del freno nella crescita della Cina e, solo in parte, causate da un cambiamento dei consumi e delle attitudini dei consumatori. Ciononostante lo stilista ha affermato che i risultati raggiunti dal gruppo testimoniano la solidità del marchio e la sua resilienza.

La riorganizzazione delle linee coinvolgerà anche il web. La nuova strategia di comunicazione, infatti, sarà volta a dare a ciascuno dei marchi la giusta visibilità. E' così che, da metà settembre, Giorgio Armani, Emporio Armani e A|X Armani Exchange avranno account separati e dedicati su Facebook, Instagram e Twitter.

Foto: Armani via Facebook

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