Il Gucci hub di Milano sarebbe al centro di un esposto al fisco contro Kering

Il Gucci hub di Milano, un grande edificio che raccoglie gli uffici della maison, gli spazi espositivi e le passerelle, sarebbe al centro di una vicenda di cronaca di questi giorni. Le testate Mediapart e Domani hanno ottenuto l’esposto inviato all'Agenzia delle Entrate. Secondo quanto risulta per il progetto immobiliare da 100 milioni di euro la multinazionale del lusso ha scelto come fornitore una società partecipata dalla moglie di Jean-François Palus, numero due del gruppo. L'esposto ricevuto il 10 febbraio del 2023 dall'Agenzia delle entrate italiana, ottenuto da Domani e Mediapart, sarebbe stato inviato alle autorità fiscali da un ex collaboratore di Kering e svelerebbe alcuni fatti inediti relativi alla realizzazione del Gucci hub di Milano.

Come sintetizza la testata il Domani, per la costruzione del Gucci Hub, Kering ha scelto come consulente una società della moglie del numero due del gruppo, Jean-François Palus. Nell'esposto si chiederebbe all'Agenzia delle Entrate di verificare in che misura l'impresa della moglie di Palus abbia lavorato al progetto di via Mecenate, perché le fatture emesse potrebbero essere state gonfiate e Kering avrebbe così evaso le tasse. Nell'ipotesi descritta nell'esposto, quindi, le fatture sarebbero state messe a bilancio dal gruppo della moda come costi, così da ridurre la base imponibile e pagare meno imposte.

Sulla vicenda il gruppo, dalla sede parigina, rispondendo a quanto pubblicato da Domani e Mediapart, ha sottolineato che "i servizi forniti tra il 2014 e il 2016 dagli studi di architettura da voi indicati (ossia da Domani e Mediapart, ndr) corrispondono a veri e propri servizi documentati di auditing, consulenza e assistenza alla gestione dei progetti, che si sono rivelati di comprovato beneficio per Kering e hanno comportato un notevole risparmio sul costo totale dei lavori di ristrutturazione. Tali servizi sono stati fatturati e pagati a tariffe di mercato".

Guardando ai risultati economici della società, dati alla mano, i ricavi di Kering per il primo trimestre del 2024 sono diminuiti dell'11 per cento in termini di fatturato e del 10 per cento su base comparabile, a quota 4,5 miliardi di euro. I ricavi della rete di vendita al dettaglio a gestione diretta sono diminuiti dell'11 per cento su base comparabile, a causa del minor traffico di negozi.

Nel primo trimestre del 2024, i ricavi di Gucci sono stati pari a 2,1 miliardi di euro, con una flessione del 21 per cento a livello di dati di bilancio, e del 18 per cento su base comparabile.

Nel primo trimestre i ricavi della rete di vendita al dettaglio a gestione diretta sono diminuiti del 19 per cento su base comparabile ed è stato particolarmente influenzato da un forte calo nell'area Asia-Pacifico.

I ricavi di Yves Saint Laurent nel primo trimestre del 2024 sono stati pari a 740 milioni di euro, con un calo dell'8 per cento a livello di dati contabili e del 6 per cento su base comparabile. I ricavi della rete di vendita al dettaglio a gestione diretta si sono mantenuti stabili (in calo del 4 per cento su base comparabile) grazie alla forte crescita in Giappone, un miglioramento sequenziale in Nord America e ricavi relativamente stabili in Europa occidentale, prosegue la nota.

I ricavi di Bottega Veneta sono stati pari a 388 milioni di euro nel primo trimestre del 2024, con un calo del 2 per cento su base consolidata e un aumento del 2 per cento su base comparabile.

Nel primo trimestre del 2024, i ricavi di Kering Eyewear sono stati pari a 463 milioni di euro, in crescita dell'8 per cento su base comparabile.