Il marchio Camaïeu, acquisito da Celio, rinascerà il 29 agosto

Parigi - Camaïeu, simbolo del declino dell'abbigliamento prêt-à-porter in Francia dopo la sua liquidazione nel 2022, che ha lasciato senza lavoro oltre 2.000 dipendenti, risorgerà dalle sue ceneri il 29 agosto in 12 negozi e online, ha annunciato oggi Celio, acquirente del marchio.

"Abbiamo acquistato solo il nome Camaïeu, non i negozi, senza i team, con l'idea di lanciare una linea femminile presso Celio", ha detto alla stampa Sébastien Bismuth, presidente di Celio, che ha acquisito Camaïeu all'asta nel dicembre 2022.

L'obiettivo è "creare negozi di grandi dimensioni, tra i 700 e i 1.000 metri quadrati", in particolare ampliando i negozi Celio esistenti che, oltre alla consueta gamma maschile, offriranno collezioni femminili con il marchio "be camaïeu", ha spiegato Bismuth.

Due dei dodici negozi presenti in Francia (Lille, Bayonne, Valence, ecc.) e in Belgio (Bruxelles) saranno dedicati esclusivamente a be camaïeu, le cui collezioni sono pensate per essere "quotidiane". Camaïeu, "conosciuto da tutte le donne in Francia", "era il leader" nel 2020, con una quota di mercato dell'8%, "davanti a Zara, H&M e Kiabi", ha aggiunto Bismuth. "Celio aveva bisogno di ampliare la sua gamma (...) Tutti i marchi internazionali oggi offrono abbigliamento maschile e femminile", ha spiegato, citando Zara, H&M, Uniqlo e Gap. "Abbiamo già un 25 per cento di donne che vengono da Celio per acquistare prodotti per il marito, l'amico, il fratello o la famiglia (...) saremo in grado di offrire loro una linea femminile", ha detto Sébastien Bismuth, che definisce Camaïeu "l'alter ego di Celio", sia in termini di stile, sia di prezzo.

L'obiettivo dichiarato è quello di offrire una cinquantina di negozi con questo formato nei prossimi "tre o quattro anni". Fondato nel 1978, il marchio di prêt-à-porter maschile Celio conta attualmente 320 negozi in Francia, oltre a una presenza internazionale in Spagna, Belgio e Nord Africa.

Il presidente di Celio ha rifiutato di commentare l'investimento richiesto per l'operazione e i dati di vendita, ma ha affermato che l'azienda "è in crescita da tre anni, è redditizia" e "sta guadagnando quote di mercato".

I cv degli ex dipendenti di Camaïeu

Nel dicembre 2022, Celio ha acquistato il marchio Camaïeu per 1,8 milioni di euro all'asta. Un tempo fiore all'occhiello del prêt-à-porter femminile in Francia, Camaïeu è entrata in amministrazione controllata nel settembre 2022, due anni dopo essere stata rilevata da una filiale della Financière Immobilière Bordelaise (Fib) dell'imprenditore Michel Ohayon. Fondata nel 1984 a Roubaix (Nord), Camaïeu era stata duramente colpita dalla crisi sanitaria in Francia. La liquidazione ha portato al licenziamento di oltre 2.000 persone, alla chiusura di più di 500 negozi e ha suscitato scalpore nel mondo della moda e della politica.

"Alcune persone che conosco hanno trovato lavoro", ha detto all'Afp Laurent Gunst, ex membro della Cse (Le comité social et économique). "Altri sono in formazione o in riqualificazione" perché "non hanno necessariamente trovato un lavoro nel loro settore", ha spiegato Gunst. Secondo un ex dipendente della Cfdt (Confédération française démocratique du travail) a Camaïeu, a Dunkerque, "circa la metà degli ex dipendenti non ha ancora trovato lavoro".

"Alcuni di loro sono ancora in cassa integrazione, persone che non hanno ancora maturato tutti i diritti alla pensione", ha detto la donna, che non ha trovato un lavoro. Secondo l'amministratore delegato di Celio, nell'immediato futuro saranno creati circa cinquanta posti di lavoro nei negozi e 25 nella sede centrale. "Esamineremo tutti i cv degli ex dipendenti di Camaïeu", ha promesso Sébastien Bismuth (AFP).

Articolo originariamente pubblicato sull'edizione francese di FashionUnited.