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Il Mimit apre lo sportello "fondo per il sostegno alla transizione industriale”

Stanziati 134 milioni a sostegno di investimenti per la tutela ambientale. Domande al via dal 17 settembre
Scritto da Isabella Naef

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Una cifra significativa messa a disposizione attraverso strumenti concreti per dare alle aziende della moda la stabilità Credits: Pexels, Pixabay

Il ministero delle Imprese e del made in Italy, con decreto direttoriale del 18 luglio, ha dato ufficialmente il via al nuovo sportello per l’accesso alle agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale ( in attuazione dell’investimento M2c2 – 5.1, sottoinvestimento 1 del Pnrr)

Domande al via dal 17 settembre al 10 dicembre

Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 del 17 settembre alle ore 12 del 10 dicembre 2025, tramite la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del ministero, si legge in una nota del Mimit.

Le risorse disponibili sono pari a 134.018.568,13 euro, somma residua non utilizzata nella precedente edizione del bando (decreto direttoriale 23 dicembre 2024), a valere sullo strumento agevolativo del fondo per il sostegno alla transizione industriale, che ha l’obiettivo di incentivare l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche Ue sulla lotta ai cambiamenti climatici. "Questo importo potrà essere eventualmente incrementato con ulteriori risorse, anche di provenienza comunitaria", specifica il Mimit.

Gli investimenti devono prevedere costi ammissibili compresi tra 3 e 20 milioni di euro

Gli investimenti oggetto di agevolazione devono prevedere costi ammissibili compresi tra 3 e 20 milioni di euro e riguardare interventi finalizzati a efficientamento energetico, produzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione o di idrogeno rinnovabile per autoconsumo, riduzione del consumo di acqua, della quantità di materie prime e semilavorati utilizzati e dei rifiuti conferiti in discarica. L’intensità dell’aiuto sarà modulata in funzione della natura e della localizzazione dell’investimento, oltre che della tipologia dei costi.

Sono previste due riserve specifiche in favore dei progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (il 40% delle risorse stanziate) e delle imprese energivore (il 50% delle risorse stanziate).

Ai fini dell’ammissibilità, si legge nella nota, "è richiesta la presentazione di una relazione tecnica in forma di perizia asseverata, redatta secondo lo schema disponibile sul sito di Invitalia".

Conclusa l'attività istruttoria, e tenuto conto delle risorse disponibili, Invitalia redigerà una graduatoria entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello. La graduatoria indicherà le domande ammissibili e finanziabili, quelle ammissibili ma non finanziabili per insufficienza di fondi, nonché le domande non ammissibili.

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