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Il Mimit e i passi per consolidare il ruolo dell’Italia nella manifattura e nell’export

Scritto da Isabella Naef

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Adolfo Urso, questa mattina a Roma, durante l'incontro con le Regioni e con i Sindacati confederali Credits: Ministero delle Imprese e del made in Italy, media centre

“È importante che il Sistema Italia concorra all'elaborazione della nuova politica industriale che intendiamo realizzare in Italia e in Europa dove siamo sempre più protagonisti, come dimostra il riscontro ottenuto dal nostro non paper (il Libro verde "made in Italy 2030", ndr) sull'auto nelle istituzioni comunitarie”. Questo quanto affermato questa mattina, a Roma, dal ministro delle Imprese e del made in Italy, senatore Adolfo Urso, aprendo le due riunioni con le Regioni e con i sindacati Confederali, che si sono svolte in sequenza al Mimit.

Continua infatti, anche in questi giorni, la fase di consultazione pubblica con gli stakeholder del Libro verde "made in Italy 2030", documento elaborato dal Centro studi del Mimit e presentato presso il Cnel lo scorso 16 ottobre.

Adolfo Urso: dobbiamo governare le due transizioni, green e digitale

“Con questo documento intendiamo mettere a sistema le azioni di politica industriale che già stiamo realizzando al fine di consolidare il ruolo dell’Italia nella manifattura e nell’export, rafforzando la sua posizione tra le prime dieci economie al mondo”, ha aggiunto Urso. “Dobbiamo governare le due transizioni, green e digitale, coniugandole con la transizione geopolitica in atto, al fine di rinforzare la nostra sovranità industriale, energetica e tecnologica e, al tempo stesso, tutelare la sicurezza economica e l'autonomia strategica europea”, ha concluso.

La consultazione pubblica (aperta fino al 31 gennaio) porterà poi alla stesura nei primi mesi del 2025 di un Libro bianco sulla nuova strategia di politica industriale che l’Italia punta ad attuare in coordinamento con le politiche comunitarie.

Il Libro verde per una nuova strategia di politica industriale per l’Italia è stato preparato dal Ministero delle imprese e del made in Italy con l’obiettivo di far ripartire l'Italiagrazie a una strategia industriale condivisa.

"Una nuova politica industriale è necessaria affinché l’Italia possa restare un Paese industrializzato, avanzato e moderno, centrare le sfide delle transizioni, costruire il futuro del made in Italy anche in un mondo complesso e incognito, segnato dal ritorno di crisi, grandi trasformazioni e nuovi conflitti politici ed economici", si legge in una nota del Mimit.

Sommario
  • Il Ministro Urso sottolinea l'importanza della collaborazione italiana per la nuova politica industriale europea.
  • Il "Libro verde made in Italy 2030" mira a rafforzare la posizione italiana nella manifattura e nell'export, gestendo le transizioni green e digitale.
  • La consultazione pubblica, aperta fino al 31 gennaio, porterà alla stesura di un Libro bianco sulla nuova strategia di politica industriale italiana nel 2025.
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