In vigore dal primo gennaio la Global minimum tax
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Entra in vigore dal primo gennaio 2024 la Global minimum tax. Approvati, infatti, due decreti legislativi di attuazione della delega fiscale: quello sulla fiscalità internazionale, che contiene la global minimum tax, e quello su adempimenti e versamenti.
La Global minimum tax è un’imposta del 15 per cento che rientra nella riforma fiscale decisa a livello Ocse
In concreto la direttiva introduce regole volte a colpire tutte le fattispecie con cui le grandi multinazionali riescono a schivare i propri obblighi nei confronti del fisco nazionale.
La Global minimum tax è un’imposta del 15 per cento che rientra nella riforma fiscale decisa a livello Ocse. la tassa minima del 15 per cento viene applicata ai gruppi multinazionali e nazionali di imprese in base alle disposizioni di cui agli artt. 8-9-10-11-12 del D.Lgs. 209/2023, che rispondono all’approccio comune condiviso a livello internazionale in base alle regole Ocse adottate il 14 dicembre 2021 "Tax Challenges arising from the digitalisation of the economy – Global Anti-base Erosion model rules (Pillar two)" e alle disposizioni della direttiva (Ue) 2022/2523 del Consiglio, del 15 dicembre 2022.
Come scrive Federazione moda Italia, si tratta di una imposizione integrativa prelevata attraverso l’imposta minima integrativa, dovuta da controllanti localizzate in Italia di gruppi multinazionali o nazionali in relazione alle imprese soggette a una bassa imposizione facenti parte del gruppol’imposta minima suppletiva, dovuta da una o più imprese di un gruppo multinazionale localizzate in Italia in relazione alle imprese facenti parte del gruppo soggette ad una bassa imposizione quando non è stata applicata, in tutto o in parte, l’imposta minima integrativa equivalente in altri Paesi; l’imposta minima nazionale, dovuta in relazione alle imprese di un gruppo multinazionale o nazionale soggette ad una bassa imposizione localizzate in Italia. Ogni esercizio costituisce un autonomo periodo di imposta.
Federazione moda Italia: la norma è volta a garantire una leale concorrenza e a riequilibrare un mercato
Il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, ha espresso soddisfazione per l’introduzione di una norma volta a garantire una leale concorrenza e a riequilibrare un mercato che non poteva e soprattutto non doveva rimanere senza regole.
L'introduzione dell'Imposta minima globale segue un altro provvedimento adottato nel 2023 con Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, che recepisce la Direttiva Ue 2161/2019 (cd. “Direttiva Omnibus”), che modifica, integrandolo, il Codice del consumo e regolamenta per la prima volta a livello Ue e italiano le vendite online equiparandole a quelle dei negozi fisici, rispondendo dunque alle costanti richieste di Federazione moda Italia-Confcommercio di attenzione al principio dello “Stesso mercato, stesse regole”, con l’obiettivo di porre un freno alle incontrollate politiche di sconto.
"Sul tema Imposta minima globale (“Global minimum tax”) applicata alle imprese localizzate in Italia che fanno parte di un gruppo multinazionale o nazionale con ricavi annui pari o superiori a 750 milioni di euro, risultanti nel bilancio consolidato della controllante capogruppo in almeno due dei quattro esercizi immediatamente precedenti a quello considerato, Federazione moda Italia-Confcommercio, che si è sempre battuta per l’introduzione di una web tax sui colossi dell’ecommerce, esprime soddisfazione per l’introduzione di una norma volta a garantire una leale concorrenza e a riequilibrare un mercato che non poteva e soprattutto non doveva rimanere senza regole", si legge in una nota.