Isabel Marant in trattavia con Montefiore Investment
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La stilista francese Isabel Marant sta negoziando la vendita del marchio eponimo con il fondo di investimento parigino Montefiore Investment. Sul piatto la cessione del controllo della giffe di prêt-à-porter, valorizzata a più di 300 milioni di euro, come riportato ieri dal quotidiano economico Les Echos.
Stando a quanto riportato dal giornale e ripreso dall'agenzia di stampa francese Afp, la stilista dovrebbe conservare il 49 percento del capitale dell'azienda e del marchio lanciato nel 1990.
L'arrivo del fondo Montefiore permetterebbe al marchio di accelerare la sua espansione e il suo giro d'affari che, attualmente, ammonta a circa 150 milioni di euro, di cui l'80 percento realizzati all'estero.
Il marchio, grazie a una collaborazione con la catena svedese H&M, ha allargato la sua notorietà al grande pubblico.
Lo scorso dicembre, dopo mesi di querelle e accuse mosse da una tribù indigena di Santa Maria Tlahuitoltepec, in Messico, e dalla casa di moda Antik Batik, a Isabel Marant rispetto all'uso di un motivo e di un ricamo, il tribunale di Parigi si è pronunciato a favore della designer francese.
La sentenza è arrivata dopo che la comunità Mixe, in Messico, ha accusato Marant di plagio del loro costume tradizionale per ottenere "benefici commerciali" con la collezione della primavera estate 2015. A "essere incriminate" sono state una camicetta, una casacca e una gonna recanti un motivo molto simile al ricamo tradizionale della tribù. La tribù indigena aveva chiesto a Isabel Marant i danni e il riconoscimento della loro influenza nella realizzazione del disegno.