Istat: a maggio cresce l'indice dei prezzi al consumo
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La decelerazione del tasso di inflazione si deve, spiega l'Istat in una nota, "al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +26,6 a +20,5 per cento) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +14 a +13,4 per cento), degli altri beni (da +5,3 a +5,1 per cento) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6 a +5,5 per cento). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle tensioni al rialzo dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +8,4 a +8,9 per cento) e dei servizi relativi all’abitazione (da +3,2 a +3,4 per cento)".
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ancora, sebbene di poco, (da +6,2 a +6,1 per cento), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,3, registrato ad aprile, a +6,2 per cento).
Si attenuta la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +10,4 a +9,5 per cento) e, in misura minore, quella dei servizi (da +4,8 a +4,6 per cento), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -4,9 punti percentuali, da -5,6 di aprile.
L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,6% per l’indice generale e a +4,7% per la componente di fondo.
In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,3 per cento su base mensile e dell’8,1 per cento su base annua (in decelerazione da +8,7 per cento di aprile).
"A maggio, secondo le stime preliminari, l’inflazione riprende a scendere, tornando, dopo la risalita registrata ad aprile, al livello di marzo 2023 (+7,6 per cento). Il rallentamento appare ancora fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in calo su base congiunturale. Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati mostrano un’attenuazione della loro crescita su base annua, che contribuisce alla decelerazione dell’inflazione di fondo (scesa a +6,1 per cento). Prosegue, infine, la fase di rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del carrello della spesa, che a maggio è pari a +11,3 per cento", hanno commentato gli esperti dell'Istituto nazionale di statistica.