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Istat: fatturato industria in flessione a giugno

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Marc Mueller
L'Istat stima che a giugno il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,2 per cento in termini congiunturali, sintesi di una contenuta flessione su entrambi i mercati (-0,3 per cento sul mercato interno e -0,1 per cento su quello estero). Nel secondo trimestre 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 6,2 per cento rispetto al trimestre precedente (+6,2 per cento sul mercato interno e +6,1 per cento su quello estero).

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+3,4 per cento) e per i beni di consumo (+0,5 per cento) mentre l'Istituto nazionale di statistica registra flessioni per i beni strumentali (-1,7 per cento) e per i beni intermedi (-0,6 per cento).

Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale, si legge in una nota dell'Istat, cresce in termini tendenziali del 18 per cento, con incrementi del 19,1 per cento sul mercato interno e del 15,7 per cento su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2021.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, l'Istat registra marcati incrementi tendenziali per l’energia (+68,4 per cento), per i beni intermedi (+23 per cento) e per i beni di consumo (+14,4 per cento), più contenuti per i beni strumentali (+5,1 per cento).

Con riferimento al settore manifatturiero, a giugno "si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume registri un calo in termini congiunturali (-1,6 per cento)".

"Corretto per gli effetti di calendario, il volume del fatturato per il comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali dell’1,6 per cento, registrando un incremento molto più contenuto di quello in valore (+17,3 per cento)", conclude la nota.

"A giugno l’indice destagionalizzato del fatturato dell’industria registra una diminuzione su base mensile, dopo cinque mesi di crescita ininterrotta. Considerando l’indicatore in volume, calcolato a prezzi costanti per il solo comparto manifatturiero, la flessione congiunturale risulta più accentuata. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si registra un marcato incremento del valore del fatturato sia in termini complessivi, sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente significativi per il comparto energetico. La crescita in volume, tuttavia, risulta decisamente più contenuta", hanno commentato gli esperti dell'Istituto nazionale di statistica.

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