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Istat: vendite al dettaglio in aumento per l'abbigliamento

Scritto da FashionUnited

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Foto: Pexels

Secondo i dati Istat a giugno 2021 è stimata una lieve crescita congiunturale per le vendite al dettaglio (+0,7 per cento in valore e +0,6 per cento in volume). Sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+1,1 per cento in valore e in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+0,3 per cento in valore e in volume).

Nel secondo trimestre del 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano del 2,7 per cento in valore e del 2,9 per cento in volume. La crescita è ampia per i beni non alimentari (+4,4 per cento in valore e +4,8 per cento in volume), più contenuta per gli alimentari (+0,6 per cento in valore e +0,5 per cento in volume).

Su base tendenziale, a giugno 2021, le vendite al dettaglio sono aumentate del 7,7 per cento in valore e dell’8,1 per cento in volume. Anche in questo caso la dinamica positiva è particolarmente sostenuta per le vendite dei beni non alimentari (+11,9 per cento in valore e in volume), più moderata per gli alimentari (+2,5 per cento in valore e +3,0 per cento in volume).

Tra i beni non alimentari, l'Istat registra variazioni tendenziali positive per quasi tutti i gruppi di prodotti a eccezione di giochi, giocattoli, sport e campeggio (-4,6 per cento) e mobili, articoli tessili e arredamento (-0,2 per cento). Gli aumenti maggiori riguardano abbigliamento e pellicceria (+24,5 per cento), calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+19,2 per cento) ed elettrodomestici, radio, tv e registratori (+19,0 per cento).

Rispetto a giugno 2020, il valore delle vendite al dettaglio aumenta in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+3,3 per cento), le imprese operanti su piccole superfici (+10,9 per cento), le vendite al di fuori dei negozi (+4,2 per cento) e il commercio elettronico (+23,7 per cento).

"Dopo il bimestre gennaio-febbraio, in cui gli acquisti di beni in Italia procedevano a ritmi sensibilmente inferiori a quelli dell’area euro, da marzo, si registra un’accelerazione che su base tendenziale doppia i ritmi medi dell’Europa. La ripresa si consolida ed emerge il contributo fondamentale dei consumi, che potrebbe portare la crescita del 2021 attorno al 5,5 per cento se non addirittura qualche decimo oltre, un traguardo ben al di sopra delle previsioni di consenso di alcuni mesi fa", è il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat pubblicati oggi, 4 agosto.

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