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Kering registra una crescita delle vendite del 27 per cento

Scritto da Isabella Naef

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Courtesy of Gucci
Kering ha archiviato il primo trimestre dell'anno con 4,956 miliardi di ricavi, in crescita del 27,4 per cento. Nonostante la nuova ondata di Covid in Cina, e lo scoppio della guerra in Ucraina, tutti i marchi del gruppo hanno registrato una crescita a doppia cifra.

Gucci da sola genera oltre la metà del fatturato, pari a 2,59 miliardi, il 19,5 per cento in più del 2021, Bottega Veneta ha messo a segno un +22,5 per cento, a quota 396 milioni. La crescita maggiore è stata quella della Yves Saint Laurent (+43 per cento a quota 793 milioni) guidata da Francesca Bellettini.

Le altre griffe di Kering hanno registrato un fatturato di 973 milioni di euro, in crescita del 35 per cento. Ogni griffe ha registrato una crescita a due cifre.

Balenciaga e Alexander McQueen hanno continuato la loro crescita, guidata da tutte le regioni. Brioni ha continuato a crescere e le maison dei gioielli hanno mantenuto il loro slancio.

La società ha sottolineato che la crescita delle vendite è stata sostenuta da uno slancio molto forte in Europa occidentale, Nord America e Giappone. In Asia-Pacifico, le vendite sono state influenzate da nuovi blocchi in alcune grandi città cinesi.

"Abbiamo aperto il 2022 su un primo trimestre molto solido in un ambiente più incerto, in particolare colpito dall'inasprimento delle restrizioni Covid in Cina da marzo. Tutte le nostre maison hanno registrato una crescita del fatturato a due cifre nel trimestre. Mentre rimaniamo attenti alle condizioni economiche e geopolitiche, investiamo in tutti i nostri marchi, la cui attrattiva continuerà ad alimentare la nostra crescita e la nostra redditività", ha sottolineato François-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering.

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