Kering versa al fisco italiano oltre 186 milioni di tasse evase da Bottega Veneta
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Kering, cui fa capo anche il marchio del lusso Bottega Veneta ha definito "la propria posizione con il fisco italiano, mediante accertamento con adesione, versando nelle casse dell'Erario la somma di oltre 186 milioni di euro, a titolo di maggiori imposte dovute, sanzioni e interessi".
Le indagini penali della Repubblica di Milano hanno consentito di ricostruire l'operatività sul territorio italiano di due consociate elvetiche del gruppo francese
Lo ha reso noto in un comunicato, la settimana scorsa, il procuratore facente funzione di Milano Riccardo Targetti, dando conto anche delle indagini della Guardia di finanza che hanno accertato "l'esistenza e l'operatività in Italia della stabile organizzazione occulta" per aggirare il fisco in relazione allo sfruttamento commerciale del marchio".
Le indagini penali condotte dalla procura della Repubblica di Milano, si legge nella nota, hanno consentito di ricostruire la reale operatività sul territorio italiano di due consociate elvetiche del gruppo francese “favorendo così la rideterminazione del reddito imponibile non dichiarato e delle imposte evase in Italia”.
Le indagini penali condotte dalla procura della Repubblica di Milano, si legge nella nota, hanno consentito di ricostruire la reale operatività sul territorio italiano di due consociate elvetiche del gruppo francese “favorendo così la rideterminazione del reddito imponibile non dichiarato e delle imposte evase in Italia”.
Nel dettaglio, le indagini si sono concentrate su una società di diritto elvetico che “svolge il ruolo di polo commerciale e distributivo all’interno del gruppo Kering” per comprovarne la “stabile organizzazione occulta”. Si tratta della divisione della Luxury Goods International del gruppo Kering, con sede a Campedino in Svizzera. Oggetto di indagini della Guardia di Finanza anche un’altra società svizzera, Bottega Veneta Sa, titolare dal 2012 dei “diritti di sfruttamento dello stesso brand come intellectual property owner”. Anche della seconda società è stata riscontrata l’operatività in Italia tramite una “stabile organizzazione non dichiarata”.
Dagli approfondimenti è poi risultato “che la principale consociata estera aveva conseguito in territorio elvetico un ingente risparmio d’imposta conseguente alla stipula di un tax ruling con l’amministrazione fiscale svizzera che ha determinato un notevole abbattimento (dal 50 al 70 per cento) delle imposte cantonali, federali e comunali, ottenendo un tax rate effettivo medio pari al 7,87 per cento”. Al momento risultano quattro le persone indagate per omessa dichiarazione dei redditi, ossia i rappresentanti legali pro tempore delle due società svizzere.
Kering nel 2021 ha realizzato ricavi record, a quota 17,645 miliardi di euro
Il colosso francese del lusso Kering, guidato da François-Henri Pinault, che ne è presidente e amministratore delegato, nel 2021 ha realizzato ricavi record, a quota 17,645 miliardi di euro (+35 per cento su base comparabile rispetto al 2020), e superiori rispetto al 2019 (+13 per cento). Il reddito operativo ricorrente è cresciuto del 60 per cento rispetto al 2020, per raggiungere il record di 5,017 miliardi. Il margine operativo ricorrente, al 28,4 per cento, recupera un livello elevato. L'utile netto di pertinenza del gruppo è pari a 3,176 miliardi, rispetto ai circa 2,1 miliardi del 2020, e viene previsto un dividendo a 12 euro (+50 per cento).
Nella rete di vendita al dettaglio, compreso l'ecommerce, i ricavi sono stati superiori del 40 per cento rispetto al 2020 su base comparabile, sostenuti da un forte rimbalzo in tutte le country, e superiori del 18 per cento rispetto al 2019. La crescita delle vendite ha accelerato nel quarto trimestre del 2021, aumentando del 39 per cento rispetto al 2020 e del 34 per cento rispetto al 2019 su base comparabile.
Le vendite online hanno continuato a crescere e sono aumentate del 55 per cento. Il tasso di penetrazione del canale online è raddoppiato in due anni, e ora rappresenta il 15 per cento delle vendite totali nella rete al dettaglio.
Nel 2021, i ricavi di Gucci sono stati pari a 9.731 milioni di euro, in crescita del 31 per cento, superando il livello del 2019. Le vendite generate nella rete retail sono cresciute del 37 per cento su base comparabile rispetto al 2020 e del 10 per cento rispetto al 2019.
Nel quarto trimestre del 2021, la crescita dei ricavi di Gucci ha accelerato del 32 per cento e del 18 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. Le vendite dei negozi a gestione diretta sono aumentate del 35 per cento rispetto al quarto trimestre del 2020 e del 25 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il fatturato di Yves Saint Laurent per il 2021 ammonta a 2.521 milioni di euro, con un aumento del 45 per cento (del 46 per cento su base comparabile). Le vendite dei negozi a gestione diretta sono cresciute del 55 per cento rispetto al 2020 e del 35 per cento in due anni. I ricavi wholesale sono stati superiori del 23 per cento rispetto al 2020 e del 6 per cento rispetto al 2019. Nel quarto trimestre, la crescita dei ricavi ha accelerato del 47 per cento su base comparabile. Le vendite dei negozi a gestione diretta sono aumentate del 61 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il fatturato annuale di Bottega Veneta ha superato 1,5 miliardi di euro. I ricavi sono cresciuti del 24 per cento (del 25 per cento su base comparabile), e sono aumentati del 32 per cento su base comparabile rispetto al 2019. Le vendite dei negozi a gestione diretta sono aumentate del 29 per cento su base comparabile. Le entrate all'ingrosso sono aumentate del 16 per cento su base comparabile. Nel quarto trimestre, i ricavi sono aumentati del 14 per cento su base comparabile e del 31 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le altre maison di Kering hanno generato un fatturato di 3.264 milioni di euro, in crescita del 43 per cento come riportato e del 44 per cento su base comparabile, circa 1 miliardo di euro di ricavi aggiuntivi rispetto al 2020.