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Kuoyo ha acquisito Tifariti

Scritto da Isabella Naef

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Un'immagine del processo di lavorazione Credits: Courtesy of Kuoyo, Ph credit Studio Dolce Vita
Kuoyo, azienda di Scandicci che produce borse e portafogli per i brand della moda tra cui Lvmh, Kering e Richemont, ha acquisito Tifariti, società della famiglia Tirinnanzi nata nel 2010, che produce borse anche con pelli pregiate e piccola valigeria. "Grazie alla lunga esperienza con i più importanti brand del settore della moda, tra cui un brand prestigioso come Gucci, le Pelletterie Tifariti hanno sviluppato una costante crescita, fino all’ampliamento del 2014 che ha permesso di raggiungere quota 14 dipendenti e il trasferimento nell’attuale stabilimento di 400 metri quadrati a Rufina", si legge in una nota.

Kuoyo prosegue quindi la strategia di integrazione progressiva di tutte le fasi di produzione. "In questa strategia di ampliamento e aggregazione di eccellenze, si inserisce la recente acquisizione di Tifariti, che ha permesso di ampliare il know how, integrando nuovi professionisti con competenze rare del settore, che vanno ad aggiungersi a quelle già assorbite con l’acquisizione di Fiordipelle, ribattezzata Kuoyo Lab, azienda esclusivamente produttiva manifatturiera con 72 dipendenti, specializzata in piccola pelletteria e mini bag", prosegue la nota. Il piano per Kuoyo Lab è di arrivare a 100 dipendenti entro il 2025 tramite la collaborazione già avviata con alcuni marchi del settore.

Kuoyo ha chiuso il 2023 con 13,5 milioni di fatturato, in calo rispetto al 2022, ma con Ebitda in crescita rispetto all’esercizio precedente, passando dal 7,63 per cento al 10,85 per cento.

“Abbiamo subito anche noi cali degli ordini ma ci stiamo operando per preservare il nostro capitale sia economico, sia umano: stiamo lavorando all’ottimizzazione dei processi e dei sistemi informatici e abbiamo introdotto un premio di produttività in Kuoyo Lab", ha sottolineato Fabio Fatarella, ceo di Kuoyo.

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