La filiera della pelle chiude il 2025 con un calo di fatturato del 3,2%
"Viviamo un momento di sollievo per i nostri comparti. Il calo dei fatturati nel terzo trimestre sta registrando un deciso rallentamento. Restiamo al fianco delle nostre imprese per sostenerle in un momento ricco di sfide, concentrandoci su internazionalizzazione, formazione e dialogo”, con queste parole Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda annuncia i risultati dell'indagine relativa ai risultati del terzo trimestre 2025 e alle previsioni annuali realizzata dal suo Centro Studi.
Numeri alla mano, dopo che il consuntivo 2024 si era chiuso con un fatturato di comparto appena sopra i 30 miliardi di euro (2,8 miliardi in meno rispetto al 2023, pari ad una flessione del-8,6%) e la prima frazione 2025 era stata caratterizzata da un trend ancora marcatamente negativo (-6,4% tendenziale), il secondo (-4,3%) e soprattutto il terzo trimestre (-1,4%) danno segni di ripresa per i quattro settori rappresentati da Confindustria Accessori Moda (calzaturiero, pelletteria, pellicceria e concia) facendo indicare nel -3,2% la stima di chiusura anno, il che porterebbe il fatturato del comparto ad appena sopra i 29 miliardi di euro.
La contrazione del settore è il risultato di un complesso intreccio di fattori economici e geopolitici che incidono profondamente sulla performance delle imprese, si legge in una nota. Tra questi, l’instabilità geopolitica del contesto attuale e le difficoltà di accesso al credito, che ostacolano nuovi investimenti e programmazione aziendali.
Relativamente al giudizio sull’andamento dei volumi prodotti nei primi 9 mesi dell’anno, l’Indagine rapida congiunturale del Centro studi di Confindustria Accessori moda evidenzia un miglioramento rispetto alle difficoltà del momento attuale: rispetto, infatti, al primo trimestre (quando la stessa domanda era stata posta) la percentuale di indicazioni negative, allora pari al 64%, è scesa al 50%, segnalando ritmi produttivi in aumento.
La dinamica trova conferma nell’indice Istat della produzione industriale, corretto per gli effetti di calendario, che per la voce Ateco Cb 15 relativa alla fabbricazione di articoli in pelle e simili evidenzia nei primi 9 mesi un calo del – 11,8%, meno severo rispetto al primo trimestre 2025 (-19,8%) e primo semestre dell’anno (-13,2%).
L’export ha segnato nei primi 8 mesi del 2025 un valore di 16 miliardi di euro
L’export, storicamente motore fondamentale per le imprese della filiera, ha segnato nei primi 8 mesi del 2025 un valore di 16 miliardi di euro, di poco inferiore (-0,9%) a quello del 2019 pre-pandemia, ma del -4,1% sullo stesso periodo del 2024. Il trend negativo ha interessato, pur con diversa intensità, quasi tutti i settori che compongono il comparto: solo la pellicceria risulta in controtendenza, con un recupero del +9,0% su gennaio-agosto 2024. L’analisi per macroarea geografica di destinazione mostra un leggero aumento dell’export verso l’Europa (+0,4% su gennaio-agosto 2024) – con dinamiche contrapposte per Francia (-2,7%) e Germania (+9,5%). Segnali significativi di crescita nella top15 per gli Emirati Arabi (+21,3%) e la Turchia (+15,7%). Flessione invece (-7,5%) per gli sbocchi extra-UE: cala il Far East, con -25,1% per la Cina, -10% il Giappone e -13,4% per la Sud Corea. Tengono gli Usa, almeno in valore (+2,6%).
Per quanto riguarda Russia e Ucraina gli andamenti divergono, con la Russia che ha visto un rallentamento nel 2025 (-17,6%) e l’Ucraina che invece prosegue un percorso di recupero, con un incremento dell’1,8%, comunque lontano dai livelli pre-conflitto, dato che evidenzia le ripercussioni della guerra sugli scambi commerciali. Sul fronte delle nuove possibilità di mercato lo sguardo è rivolto all’atteso accordo commerciale Ue-Mercosur, che potrebbe portare benefici agli operatori del settore verso un mercato potenziale in cui, nel 2024, l’Italia ha esportato accessori moda per 73,6 milioni di euro.
Nel terzo trimestre del 2025, come nel precedente, le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da Inps per le imprese della filiera pelle (calzature e componentistica per le calzature + pelletteria + concia) hanno registrato una marcata riduzione (-20,5% su luglio-settembre 2024).
Malgrado ciò, per effetto del picco del primo trimestre (+66,1%), il cumulato dei primi 9 mesi risulta ancora lievemente superiore alle autorizzazioni dell’analogo periodo 2024: da gennaio a fine settembre sono state infatti concesse 26,7 milioni di ore, con un +2,5% tendenziale. Per quanto concerne il trend di occupazione e nati-mortalità aziendale dei primi 9 mesi 2025 del comparto accessori moda, le stime condotte indicano un calo complessivo del -2,8% nel numero di aziende (pari a 280 unità) e del -2,6% degli addetti (-3.690) rispetto a dicembre 2024, con variazioni negative per tutti i 4 settori coinvolti.
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