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La Perla: allarme dei sindacati sui finanziamenti non arrivati

Scritto da Isabella Naef

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Credits: La Perla, via Facebook
Pare che i problemi finanziari non vogliano abbandonare La Perla. Torna alla ribalta, infatti, la crisi gestionale legata allo stabilimento di Bologna. Come riporta l'edizione online del Resto del Carlino, nell'incontro del 4 maggio in Regione, Lars Windhorst, numero uno del fondo Tennor, cui fa capo il marchio della lingerie, aveva annunciato l'arrivo di un finanziamento tra i 60 e i 70 milioni di euro per far ripartire a pieno regime la produzione. "Si è risolta in un nulla di fatto. Le preoccupazioni evidenziate dalle rappresentanze sindacali si sono rivelate più che fondate", hanno sottolineato, ieri, Filctem-Cgil e Uiltec di Bologna in un comunicato congiunto.

Secondo i sindacati, inoltre, "diventa sempre più incomprensibile l'operazione finanziaria del fondo Tennor nel gruppo La Perla, nonché sempre più evidente l'assoluta inaffidabilità del suo massimo rappresentante, nonché interlocutore nell'incontro dello scorso maggio, Lasr Windhorst, che aveva garantito in prima persona sull'attendibilità delle previsioni di finanziamento dichiarate al tavolo istituzionale", protestano i sindacati.

Sindacati: una gestione finanziaria balorda mette in serio pericolo l'esistenza del Gruppo La Perla

"Riteniamo inaccettabile che una gestione finanziaria balorda metta in serio pericolo l’esistenza stessa del Gruppo La Perla, una realtà industriale ad alta professionalità, a prevalente lavoro femminile e con grosso valore di mercato", ha sottolineato Uiltec.

"Del resto sono anni che la gestione finanziaria del fondo Tennor si basa su flussi di finanziamento incostanti e non programmati, tanto che a oggi la situazione del sito bolognese è in bilico persino sul pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, per quanto fortemente ridotte essendo in contesto di ammortizzatori sociali, ma non va di certo meglio ai colleghi portoghesi e londinesi. Cosa dire poi delle problematiche economiche scaricate sui fornitori e sull'indotto", aggiungono Filcams e Uilta. I sindacati, quindi, hanno chiesto un incontro urgentissimo con la presenza di Windhorst. Se l'incontro non dovesse esserci, le rappresentanze dei lavoratori intendono attivare un tavolo con il ministero del lavoro.

Intanto, ieri è partita una lettera di convocazione inviata alla proprietà di La Perla Group, il finanziere tedesco Lars Windhorst, dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, e dal Capo di gabinetto della Città metropolitana, Sergio Lo Giudice.

“A seguito dell’incontro da noi convocato il 4 maggio scorso, non essendo stati rispettati a oggi gli impegni assunti da parte vostra, e a fronte della fortissima preoccupazione relativa alle prospettive dell’azienda, chiediamo un incontro urgente da tenersi entro dieci giorni”, è scritto nella lettera come riporta il quotidiano il Resto del Carlino.

I sindacati Filctem Cgil e Uiltec, hanno anche programmato per martedì 27 giugno, un’assemblea sindacale presso la sede di via Mattei, a Bologna. per definire insieme alle lavoratrici e ai lavoratori le ulteriori iniziative da intraprendere.

L'azienda bolognese, marchio storico della lingerie, dal febbraio 2018 è controllata dalla società d'investimento Tennor Holding B.V. (fino al 2019 l'azienda si chiamava Sapinda Holding). Tennor ha sedi a Londra, Amsterdam, Berlino e Zurigo.

La Perla
Tennor Holding B.V. (Tennor)