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Lavoro: 497mila entrate a gennaio, positive le aspettative per il commercio

Scritto da Isabella Naef

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Una dipendente al lavoro Credits: Pexels, Anna Shvets

Ammontano a oltre 497mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e circa 1,4 milioni per il primo trimestre dell’anno. A guidare la domanda di lavoro sono le imprese turistiche che programmano nel mese +16mila assunzioni rispetto a gennaio 2024 (pari a circa 67mila entrate), seguite dal commercio con +2mila unità (con oltre 77mila entrate). In flessione, invece, le previsioni dell’industria manifatturiera e dei servizi alle imprese (entrambi -12mila unità).

Stabile rispetto a 12 mesi fa la difficoltà di reperimento che riguarda sempre almeno una assunzione su due (49,4 per cento). Quese le principali evidenze del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle politiche sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di gennaio.

A gennaio l’industria complessivamente ha in programma 161mila assunzioni (-6,4 per cento su base annua) 109mila delle quali nelle industrie manifatturiere e nelle public utilities (-9,7 per cento), mentre le altre 52mila riguardano il settore delle costruzioni (+1,4 per cento). I servizi nel complesso prevedono di assumere 336mila lavoratori, pressoché stabili su base annua.

Le microimprese a gennaio assumono di più

Sotto l’aspetto dimensionale sono le microimprese (fino a 9 dipendenti) a prevedere per gennaio una crescita delle assunzioni (+1,5mila rispetto a gennaio 2024). In flessione la previsione delle medio-grandi imprese (-8mila tra 50 a 249 dipendenti e -4mila per quelle con 250 dipendenti e oltre).

A gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 246mila assunzioni delle 497mila programmate (49,4 per cento) soprattutto a causa della mancanza di candidati (32 per cento).

Difficili da reperire gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni

Dal borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato, nel gruppo delle professioni intellettuali e scientifiche, gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (62,1 per cento) e gli ingegneri (58,5 per cento), mentre tra le professioni tecniche si segnalano i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67 per cento) e i tecnici della salute (66,3 per cento).

Nel gruppo delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi risultano di più difficile reperimento gli operatori della cura estetica (59,8 per cento) e le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (55,9 per cento). Gli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (75,5 per cento) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,5 per cento) sono le professioni con la più elevata difficoltà di reperimento tra gli operai specializzati, mentre per i conduttori si contraddistinguono gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (67,9 per cento) e gli operai addetti alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (65,6 per cento).

Le previsioni del mese di gennaio si basano su un campione di circa 106mila imprese. Le interviste sono state raccolte nel periodo 18 novembre 2024 - 4 dicembre 2024.

I contratti a tempo determinato si confermano la forma maggiormente proposta con circa 215mila unità, pari al 43,2 per cento del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (115mila, pari al 23,1 per cento).

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