Lavoro: 508mila assunzioni a gennaio, molte nel commercio e manufatturiero
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Le assunzioni si concentrano in Lombardia (circa 123mila), Lazio (oltre 53mila), Veneto (oltre 48mila)
A gennaio l’industria complessivamente ha in programma 172mila assunzioni, 121mila delle quali nelle industrie manifatturiere e nelle public utilities, mentre le altre 51mila riguardano il settore delle costruzioni.
I servizi prevedono di assumere in totale 336mila lavoratori (+2 per cento su base annua).
In generale sono le piccole (10-49 dipendenti) e le medie imprese (50-249 dipendenti) a prevedere per gennaio andamenti di crescita delle assunzioni (rispettivamente +3.300 e +3.800 rispetto a gennaio 2023). Positiva anche la previsione delle grandi imprese con oltre 250 dipendenti (+1.900 assunzioni), mentre le microimprese della fascia 1-9 dipendenti prevedono una flessione pari a circa -4.500 assunzioni rispetto allo stesso periodo del 2023.
Difficili da reperire gli addetti ai macchinari dell'industria tessile e delle confezioni
A gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 250mila assunzioni delle 508mila programmate (49,2 per cento) soprattutto a causa della mancanza di candidati (31,1 per cento), seguita dalla preparazione inadeguata (14,3 per cento) e da altri motivi (3,8 per cento). Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato gli specialisti nelle scienze della vita, seguiti dagli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (72,8 per cento), dai fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica, dagli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni e dai tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi.
I contratti a tempo determinato si confermano la forma maggiormente proposta con circa 206mila unità, pari al 40,5 per cento del totale, sebbene siano in calo rispetto a un anno fa, quando rappresentavano il 41,3% del totale. In crescita invece i contratti a tempo indeterminato che passano dai 122mila di gennaio 2023 agli attuali 129mila (+7mila; +5,7 per cento).
Con riferimento ai livelli di istruzione, il 19 per cento delle ricerche di personale è rivolto a laureati (97mila unità), il 30 per cento a diplomati (155mila unità) e il 32 per cento a chi è in possesso di una qualifica o diploma professionale (163mila unità). Circa 7mila le richieste per i diplomati Its Academy.
A livello territoriale sono le macro-ripartizioni del Nord-ovest e del Nord-est a programmare un maggior numero di assunzioni (rispettivamente oltre 174mila e oltre 118mila), seguite dalle regioni del Sud (oltre 110mila) e del Centro (circa 105mila). La graduatoria regionale delle assunzioni vede, nell’ordine, Lombardia (circa 123mila), Lazio (oltre 53mila), Veneto (oltre 48mila), Emilia-Romagna (circa 48mila), Piemonte (oltre 38mila) e Campania (circa 35mila).