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Le aziende italiane puntano su talento, competenze e tecnologia digitale

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Ruslan Burlaka
In uno scenario internazionale, il 34 per cento delle aziende ritiene che la flessibilità delle risorse nel trovare soluzioni innovative sia uno dei fattori trainanti nella competitività del mercato italiano; circa il 50 per cento, inoltre, sostiene che la forza e la possibilità di riconoscere il brand made in Italy unitamente alla capacità di rivedere il business model con efficienza e rapidità, a seconda delle continue evoluzioni di mercato, siano elementi cruciali per poter competere a livello internazionale. Queste alcune delle evidenze emerse dalla survey Ey Private sugli imprenditori. Ey ha appena aperto le candidature per il Premio Ey L’imprenditore dell’anno, giunto alla ventiseiesima edizione: possono partecipare tutti coloro che sono alla guida di aziende attive da almeno 3 anni, con sede legale in Italia e con un fatturato pari o superiore a 40 milioni di euro.

Il 28 per cento delle aziende ritiene necessario puntare su ambienti di lavoro inclusivi

Tra gli aspetti emersi dalla ricerca, anche la necessità, nello scenario attuale, di attrarre talenti e nuove generazioni anche attraverso programmi di wellbeing aziendale che possano garantire crescita e benessere. Il sondaggio è stato condotto nel mese di marzo 2023 su una popolazione di circa 100 aziende italiane.

Per il 37 per cento fondamentale garantire percorsi di carriera basati sulla meritocrazia

Dati alla mano, il 37 per cento degli intervistati sottolinea quanto sia fondamentale garantire percorsi di carriera basati sulla meritocrazia, sistemi di valutazione della performance chiari, delineati e al passo con i tempi, unitamente a una maggiore flessibilità e autonomia nell’organizzazione del lavoro.

Il 28 per cento ritiene sia necessario puntare su ambienti di lavoro inclusivi che garantiscano il benessere delle risorse attraverso nuovi programmi di welfare a supporto di tutte le categorie di dipendenti. Parimenti, si legge nella ricerca, una comunicazione centrata sui valori aziendali e temi come la sostenibilità, gender equality e valorizzazione delle diversità è ritenuta una leva di attrazione soprattutto per le nuove generazioni.

Recessione economica e crisi d’impresa continuano a essere un campanello d’allarme per l’87 per cento degli imprenditori intervistati; tuttavia, per il 65 per cento sarà una crisi momentanea, e con effetti meno negativi rispetto al passato. In questo scenario, quindi, tra gli investimenti necessari per far fronte alla recessione figurano talento e competenze (25 per cento), tecnologia digitale (23 per cento), sostenibilità (37 per cento).

Industria 4.0 e digitalizzazione aziendale sono tra le priorità degli imprenditori: il 25 per cento ritiene fondamentale la formazione in materie digitali per colmare lo skill gap; il 24 per cento vorrebbe ripensare i processi produttivi in ottica sempre più digitale e interconnessa.

Dall'indagine emerge anche che il Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza è una forte leva per gli imprenditori, ma per il 42 per cento è necessario semplificare l’accesso alle misure.

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