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Le imprese con diritti di proprietà intellettuale pagano stipendi più alti

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Andrea Piacquadio

Le imprese con un elevato numero di diritti di proprietà intellettuale generano quasi quattro posti di lavoro su 10 negli Stati membri della Ue e pagano stipendi più alti. Numeri alla mano, il loro contributo al Prodotto interno lordo dell’Ue ammonta al 47 per cento e originano oltre l’80 per cento delle importazioni e delle esportazioni dell’Ue.

Il peso dei settori attivi nelle tecnologie legate ai cambiamenti climatici e ai marchi verdi rappresenta il 14 per cento del prodotto interno lordo dell’Ue e oltre il 9 per cento dei posti di lavoro.

Le industrie che fanno un uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale generano oltre 81 milioni di posti di lavoro

Questi sono alcuni dei risultati dell’edizione 2022 del rapporto sulle industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale e sulla performance economica nell’Unione europea. Lo studio a livello europeo è stato pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) e dall’Ufficio europeo dei brevetti (Epo).

Nel dettaglio, le industrie che fanno un uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale generano oltre 81 milioni di posti di lavoro nell’Ue, direttamente o indirettamente, ovvero quasi quattro posti di lavoro su 10 nell’Unione europea (39,4 per cento). Inoltre, il contributo di queste industrie al Pil dell’Ue è pari al 47,1 per cento del prodotto interno lordo totale, per un valore di 6 400 miliardi di euro.

Il rapporto ha rivelato, inoltre, che oltre l’80 per cento delle importazioni e delle esportazioni dell’Ue è generato da industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale, producendo un avanzo commerciale di 224 miliardi di euro e contribuendo a mantenere un equilibrio positivo tra il commercio dell’Ue e il resto del mondo.

"L’Europa e l’innovazione vanno di pari passo e le imprese che sfruttano la loro proprietà intellettuale stanno riscontrando evidenti benefici, contribuendo nel contempo al funzionamento del mercato interno dell’Ue. Lo studio mostra che, rafforzando l’ecosistema della Pi in Europa, rafforziamo l’economia", ha sottolineato il direttore esecutivo dell’Euipo, Christian Archambeau.

I dati dell’edizione del 2022 mostrano che il contributo dei settori ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale all’economia dell’Ue è al suo livello più elevato sin dal periodo 2008- 2010 sotto ogni aspetto, come: creazione di posti di lavoro, Pil ed esportazione di prodotti e servizi. Le industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale acquisiscono sempre più importanza per l’economia dell’Ue.

Queste industrie danno lavoro a più di 61 milioni di persone nell’Ue e ulteriori 20 milioni di posti di lavoro nelle industrie che forniscono beni e servizi alle industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale. Inoltre, i loro salari sono significativamente più alti rispetto agli altri, con un premio salariale del 41 per cento.

Paesi come Germania, Francia, Italia o Paesi Bassi sono leader nella creazione di nuovi diritti di proprietà intellettuale.

L’Euipo è una delle più grandi agenzie decentrate dell’Ue, con sede ad Alicante, in Spagna. L'agenzia gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (Mue) e i disegni e modelli comunitari registrati (Dmc), entrambi intesi a proteggere la proprietà intellettuale in tutti gli Stati membri dell’Ue.

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