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Mango: utile netto a +21 per cento nel FY 2022

Scritto da Isabella Naef

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Courtesy of Mango
Mango ha archiviato il 2022 con un aumento dell'utile netto del 20,9 per cento rispetto al 2021, in un esercizio in cui il fatturato ha raggiunto i 2.688 milioni di euro, il più alto della sua storia, con un incremento del 20,3 per cento rispetto all'anno precedente.

Gli investimenti effettuati nel corso dell'anno sono stati pari a 107 milioni di euro, più del doppio rispetto al 2021, e si sono concentrati principalmente su tecnologia e logistica, oltre che su infrastrutture e negozi. La linea woman, ha spiegato l'azienda in una nota, è il core business delle vendite del gruppo, che costituisce l'82 per cento del business totale, anche se le linee uomo (+30 per cento) e bambino (+18 per cento) hanno chiuso l'anno con consistenti performance.

Il fatturato dell'online ammonta a 960 milioni di euro pari al 36 per cento dell'attività totale

Nell'ambito della sostenibilità, la catena spagnola ha firmato un accordo di finanziamento legato ai criteri Esg e ha presentato lo scorso dicembre la nuova strategia di sostenibilità valida fino al 2030 con nuovi obiettivi e sistemi di misurazione più rigorosi.

Tornando ai numeri Mango ha chiuso il 2022 con un utile lordo pari a 103,3 milioni di euro, e un aumento del 26,2 per cento rispetto al 2021, mentre l’utile netto ha raggiunto 81 milioni di euro con un incremento del 20,9 per cento rispetto al 2021, quadruplicando l'utile netto pre-pandemia.

“Mango si è affermata come uno dei gruppi leader in Europa nel settore della moda e ha dimostrato la validità e la forza del proprio modello di business, basato su un ecosistema unico di canali e partner”, ha affermato Toni Ruiz, ceo di Mango. "Negli ultimi anni abbiamo recuperato i nostri riferimenti fondamentali, concentrandoci sul nostro design unico come punto di forza e l'innovazione come valore fondamentale in tutti i dipartimenti dell'azienda”.

Il margine operativo lordo (Ebitda) ha chiuso il 2022 a 436,62 milioni di euro, quattordici milioni di euro in più rispetto al 2021. "Il risultato è stato soggetto a circostanze macroeconomiche e geopolitiche difficili: causato dall'impatto della guerra in Ucraina e dalla sospensione delle attività di Mango in Russia all'inflazione elevata, dall'apprezzamento del dollaro. Il margine lordo di fine anno è stato del 56,9 per cento, rispetto al 58,2 per cento del 2021", ha aggiunto il management nella nota.

La sospensione delle attività dirette in Russia ha avuto un impatto negativo sui risultati, pesando per circa 20 milioni di euro, provocato da penali per la chiusura dei negozi, da svalutazione del rublo e dall’interruzione delle attività dirette in Russia.

L’azienda ha chiuso il 2022 con un debito netto di 82 milioni di euro (rispetto agli otto milioni in negativo del 2021) nell’ambito del processo di espansione e investimento realizzato dal gruppo.

La società spagnola, presente in oltre 115 mercati in cinque continenti, ha accelerato lo sviluppo della rete di negozi di proprietà nel 2022, chiudendo l'anno con un totale di 2.566 punti vendita, con 119 aperture nette in dodici mesi. L'azienda ha chiuso l'esercizio finanziario 2022 con una presenza in oltre 115 mercati in cinque continenti. Nel 2022, Mango ha aggiunto due nuovi paesi alla sua presenza internazionale, Camerun e Marocco, entrambi mercati in cui l'azienda ha fatto ritorno.

Mango ha chiuso il 2022 con un fatturato di 960 milioni di euro nel canale online (rispetto a 942 milioni del 2021) pari al 36 per cento dell'attività totale dell'azienda.

In termini di distribuzione geografica, la Spagna ha rappresentato il 22 per cento del business totale nel 2022, mentre il resto del mondo il 78 per cento. Per quanto riguarda i Paesi, spiccano le aree geografiche chiave per Mango, come la Spagna e la Francia, oltre a Regno Unito e Italia.

In nome della trasparenza Mango ha reso noti i Paesi dove si trovano i suoi fornitori, i nomi e gli indirizzi

Lo scorso anno la catena spagnola, in nome della trasparenza, ha reso noti i Paesi dove si trovano i suoi fornitori, i loro nomi e gli indirizzi. La lista, consultabile sul sito dell'azienda, è stata resa disponibile in accordo con Transparency pledge standard, iniziativa lanciata da una coalizione di nove organizzazione per l'occupazione e i diritti umani impegnate nella trasparenza delle catene di fornitura di abbigliamento e calzature. La Turchia è il Paese con il maggior numero di stabilimenti che lavorano per Mango (663) seguita dalla Cina (651) In Italia sono 150 fornitori, pari al 6,25 del totale, in Turchia 663 (27,64 per cento sul totale) e in Cina 651 (27,14 per cento sul totale). Al terzo posto dei Paesi fornitori risulta l'India, con 264 fornitori (11 per cento), la quarto la Spagna, con 169 fornitori (7,04 per cento) e al quinto l'Italia. Seguono Bangladesh (132 fornitori), il Marocco, il Portogallo, il Vietnam, il Pakistan, Sud Corea, Cambogia, Francia, Romania, Grecia, Egitto, Tunisia, Etiopia, Honk Kong, Giappone, Germania, Thailandia. Chiudono la lista, con un solo fornitore, i seguenti Paesi: Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Slovacchia, Indonesia, Olanda, Regno Unito, Repubblica Ceca, Singapore.

Nel dettaglio, la pubblicazione fa parte dell'impegno del marchio nei confronti delle persone e della sua strategia di sostenibilità denominata Sustainable vision 2030, che mira alla completa tracciabilità e trasparenza della sua catena del valore.

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