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Mario Draghi promosso da Confcommercio, Renzo Rosso (Otb) e Brunello Cucinelli

Scritto da Isabella Naef

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La moda promuove a pieni voti Mario Draghi e auspica che la riserva con cui l'economista, ex presidente della Banca centrale europe, ha accettato di formare un governo tecnico-istituzionale in seguito alle dimissioni del Governo Conte, venga sciolta a breve. Tra i principali estimatori di Draghi figurano Renzo Rosso, a capo di Otb, e Brunello Cucinelli.

Ieri sera, il patron di Otb, in collegamento durante la trasmissione Quarta Repubblica, diretta da Nicola Porro, si è detto fiducioso sul programma che Mario Draghi sta mettendo a punto in questi giorni per risollevare le sorti dell'Italia, messa in ginocchio dalla pandemia da Covid-19, ma anche da una burocrozia infinita. "Fino a ora abbiamo avuto il cinema e adesso chi ha fatto il cinema deve sedersi e stare a guardare. Qui hanno quasi distrutto l"italia", ha sottolineato Rosso, aggiungendo che ci vorranno due o tre anni per recuperare terreno.

Renzo Rosso: "mi auguro che Draghi possa tagliare la burocrazia

"Fino a ora lo Stato ha fatto poco per la moda", ha spiegato Rosso. "Abbiamo rinunciato ad alcuni prestiti perchè andando direttamente in Banca, come azienda, ci hanno fatto condizioni migliori. Poi in Italia c'è la burocrazia, ci sono troppi centri di potere: mi sono trovato a dover abbandonare alcuni progetti proprio per le lungaggini dovute ai passaggi burocratici per ottenere il via libera. Mi auguro che Draghi possa tagliare la burocrazia. Serve velocità", ha detto Rosso.

Soddisfatto della scelta del capo dello Stato, anche Brunello Cucinelli, a capo della omonima azienda del cachemire con sede in Umbria, a Solomeo.

"Sei anni fa a una manifestazione di Pitti moda a Firenze ho fatto un sondaggio tra i partecipanti per chiedere chi avrebbe voluto Mario Draghi alla presidenza della Repubblica, ebbene fu un vero plebiscito, con tanto di applauso finale", ha raccontato al Messaggero, Brunello Cucinelli. "Ne parlai anche con lui che, come tutti ora sanno, vive qui a Città della Pieve, non lontano dalla mia azienda, per vederne la reazione. Saresti un ottimo presidente, dissi, e lui, schivo, si schermì, mentre la moglie Serenella sorrise: ci vogliamo solo un po' riposare, ci sono i nipoti a cui badare, altre cose da fare".

Carlo Sangalli (Confcommercio): "il valore e il grande prestigio di Draghi sono riconosciuti a livello globale e questa è un’opportunità straordinaria"

Semaforo verde per l'ex Governatore della Banca d'Italia (di cui dal febbraio 2012 è Governatore onorario), anche da parte di Confcommercio. “La crisi sanitaria, economica e sociale impone tempi strettissimi. Centinaia di migliaia di imprese allo stremo hanno assoluto bisogno di risposte chiare per uscire da un’incertezza durata troppo a lungo. Il valore e il grande prestigio di Draghi sono riconosciuti a livello globale e questa è un’opportunità straordinaria dal momento in cui le decisioni più rilevanti per l’Italia saranno prese nel contesto europeo", ha affermato, attraverso una nota, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio.

"Il Presidente della Repubblica, indicando l’ex governatore della Bce, non poteva fare scelta migliore e nello stesso tempo più coraggiosa. Confcommercio, che rappresenta oltre 700mila imprese del terziario di mercato, non farà mancare il suo contributo. Lo daremo, anzitutto ricordando, ancora una volta, la gravità dell’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese e lavoro, l’urgenza dei ristori attesi, la necessità di utilizzare al meglio l’opportunità del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, mettendo in campo buone riforme e buoni investimenti”, ha spiegato Sangalli.

Intanto, proseguono le consultazioni di Draghi con le forze politiche e prende forma il programma di colui che dal 2011 al 2019 ha ricoperto la carica di Presidente della Banca centrale europea.

Tra i punti cardine del programma c'è l'europeismo, l'atlantismo e la certezza che non mancheranno “misure di protezione” per i lavoratori delle aziende più colpite dalla crisi. Domani, Draghi parlerà con sindacati e imprese dello stop al blocco dei licenziamenti che scade il 31 marzo.

Altro punto fermo, la macchina dei vaccini che “deve partire davvero”, guardando al modello della Gran Bretagna.

Per quanto riguarda gli aiuti alle attività colpite dalle restrizioni e dalle chiusure, pare che sparirà il meccanismo del fondo perduto, cioè di denari a pioggia sul conto corrente, e che si darà vita a un sistema di incentivi e di ricapitalizzazioni in maniera da favorire una ripresa strutturale.

Foto: Renzo Rosso, dall'ufficio stampa Otb

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