McQueen, di proprietà di Kering, valuta tagli di posti di lavoro nella sua sede centrale
Il marchio di moda McQueen, di proprietà del gruppo del lusso Kering, impegnato in un piano di rilancio, "avvia una revisione strategica" e valuta 55 tagli di posti di lavoro nella sua sede di Londra, secondo quanto appreso giovedì da Kering, che ha confermato un'indiscrezione di Wwd.
Questi 55 posti di lavoro corrispondono al 20% del personale della sede, ha precisato Kering. McQueen ha "lanciato un programma volto a riportare l'azienda a una redditività sostenibile nei prossimi tre anni", secondo una dichiarazione trasmessa al sito specializzato statunitense Women's wear daily (Wwd). "Nell'ambito di una revisione strategica completa delle nostre attività globali, stiamo ristrutturando la nostra sede nel Regno Unito e riducendo la complessità dei nostri mercati internazionali", ha aggiunto il marchio.
Kering "sostiene pienamente McQueen nella sua trasformazione strategica. Siamo convinti che le misure adottate rafforzeranno la posizione della maison nel mercato globale del lusso e le consentiranno di essere perfettamente in linea con i suoi obiettivi strategici e le sue esigenze operative", secondo una dichiarazione trasmessa all'Afp.
McQueen è uno dei marchi del gruppo del lusso Kering, che possiede anche Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga e Bottega Veneta. Il suo fatturato non viene specificato, ma la divisione "altre maison", di cui il marchio fa parte, ha registrato un calo delle vendite del 5% a 652 milioni di euro nel terzo trimestre.
Mercoledì, Kering ha pubblicato un fatturato in calo del 10% nel terzo trimestre, a 3,4 miliardi di euro, ancora appesantito dal suo marchio di punta Gucci, ma al di sopra delle aspettative del mercato. Si è trattato della prima pubblicazione finanziaria dall'arrivo, a settembre, del nuovo direttore generale Luca de Meo, che intende raddrizzare la rotta.
Il gruppo aveva annunciato domenica sera la vendita della sua divisione beauty a L'Oréal per 4 miliardi di euro. "Dovremo continuare a ridurre il nostro indebitamento e, dove necessario, razionalizzare, riorganizzare e riposizionare alcuni dei nostri marchi", aveva dichiarato Luca de Meo al momento della sua nomina.
Mercoledì, il vicedirettore generale di Kering, Jean-Marc Duplaix, ha ricordato durante un incontro con gli analisti finanziari che "per quanto riguarda il portafoglio, esamineremo, naturalmente, in modo molto aperto, come abbiamo sempre fatto, la pertinenza degli asset in nostro possesso".
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