Mcs torna italiano
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La famiglia Sovernigo, tramite la società italiana Nemesis, ha acquisito la proprietà di Mcs per il mercato mondiale, Cina esclusa, riportando a casa una realtà italiana. Il marchio faceva capo al fondo di investimento Emerisque dal 2013, quando fu ceduto dal fondo britannico Permira. L'etichetta di abbigliamento Mcs, ispirata al mito del cowboy americano, fu lanciata nel 1987 con il nome di Marlboro Classics.
La famiglia Sovernigo, tramite la società italiana Nemesis, ha acquisito la proprietà di Mcs per il mercato mondiale, Cina esclusa
Nemesis, che era già licenziataria Emea del brand dal 2018, ha sede legale a Milano e operativa a Montebelluna. L'azienda, si legge in una nota, "ha deciso in questo modo di effettuare un investimento sul futuro di Mcs e dell’intera filiera moda italiana, forte dei tanti segnali positivi dati dal mercato in questi anni, sostenuto da una richiesta spontanea di numerosi clienti fidelizzati. Ne è prova ulteriore una crescita significativa delle vendite online sul sito ecommerce del marchio".
Nei piani dei fratelli Gianfranco e Valter Sovernigo, il brand proseguirà il suo rilancio a partire dal mercato wholesale italiano e dall’espansione in Europa, per poi procedere alla nuova strutturazione di un piano retail, segmento in cui Mcs ha sempre avuto un ruolo primario.
In attesa che le fiere internazionali riprendano il loro normale corso, a partire da Pitti Uomo, il management del marchio sta definendo le strategie commerciali direttamente dall’headquarter veneto, dove risiedono gli uffici commerciali, marketing, prodotto e stile.
“Abbiamo desiderato da subito essere protagonisti della grande storia di Mcs. Questa acquisizione è frutto di un ottimo lavoro di squadra, a cui va un sincero grazie, tanto più che è stato svolto in un periodo di crisi sociale e industriale ed è segno di una grande fiducia nel settore della moda italiana, consapevoli che per raggiungere gli obiettivi prefissi servirà il massimo impegno", ha sottolineato Gianfranco Sovernigo, amministratore delegato di Nemesis. "Questa operazione ci consente di programmare strategie a medio e lungo termine per restituire al brand il ruolo che gli compete. Un percorso dove la proposta di collezioni attuali e identitarie è già realtà, quanto il set della nostra immagine, contemporanea, internazionale e di alto livello"m ha aggiunto il ceo.
Il brand, con il suo iconico rider, ha segnato l’immaginario della moda maschile in tutto il mondo.