Nei Paesi G7 il 37 per cento dei cittadini dice di aver perso metà del reddito
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La pandemia da Covid-19 e le misure di fermo alla produzione e di chiusura delle attività e dei negozi inciderà fortemente sull'economia e sulla capacità di spesa dei cittadini.
Dati alla mano, tra coloro che dichiarano che i propri redditi sono già stati colpiti (il 37 per cento dei cittadini del G7, percentuale che sale al 46 per cento in italia), il il 44 per cento dichiara di averne perso la metà o anche di più (in Italia il 48 per cento).
Quasi 4 persone su 10 pensano che l'economia nazionale, conclusa l’emergenza, sarà diversa
Questi alcuni dei dati elaborati da Kantar, azienda attiva nella ricerca e insight. L'indagine (condotta online, per rispettare i protocolli di distanza sociale) ha anche rilevato che i livelli di approvazione dell’operato del governo sono in calo e che l’opinione pubblica nei G7 è equamente divisa su questo tema. In Italia, però la situazione sembra essere più chiara per i cittadini: il 62 per cento sembra soddisfatto del Governo, mentre solo un 30 per cento non lo è.
I risultati della ricerca, che si è svolta tra il 9 e il 13 aprile, evidenziano inoltre che, nei paesi del G7, l’approvazione della risposta del governo alla pandemia è scesa di 4 punti percentuali. In Italia il 71 per cento (-5 rispetto a marzo) approva l’operato del Governo.
La ricerca ha previsto un totale di 7.006 interviste condotte online tra adulti, residenti nelle nazioni del G7 in Canada, Francia,, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti tra il 9 e il 13 aprile 2020.
L'approvazione è più bassa negli Stati Uniti (46 per cento, -7), Francia (43 per cento, in flessione del 18 per cento) e in Giappone (30 per cento, in flessione del 5 per cento).
Il 72 per cento (+ 1 rispetto a marzo) delle persone nel G7 afferma che il proprio reddito personale è stato o sarà influenzato dal Coronavirus. I dati sono più alti in Italia (85 per cento), in Canada (77 per cento) e Usa (75 per cento). è>
Nei paesi del G7, solo il 21 per cento pensa che ci sarà un ritorno alla vita normale in aprile, maggio o giugno 2020, mentre il 72 per cento pensa che ci vorrà più tempo.
Inoltre, una persona su 4 nei paesi del G7 (26 per cento) pensa che quando il dilagarsi della pandemia sarà finito, il modo di vivere delle persone sarà del tutto diverso. Questo dato è molto alto soprattutto in Italia (34 per cento) e negli Usa (29 per cento).
Quasi 4 persone su 10 (38 per cento) pensano che la propria economia nazionale, una volta conclusa l’emergenza, sarà completamente diversa. Coloro che ne sono più convinti sono gli italiani, al 55 per cento.
"Mentre la pandemia continua e le azioni dei governanti vengono messe alla prova, questo studio fornisce un punto di vista unico sull’evoluzione dell’opinione pubblica nei diversi Paesi: i cittadini del G7 considerano ancora prioritaria la salute e la tutela del sistema sanitario, prima ancora della tutela del sistema economico, nonostante l’impatto reale del Covid sulle proprie finanze personali si stia già facendo sentire", ha sottolineato Michelle Harrison, ceo di Kantar, public division
La televisione rimane come la fonte di notizie considerata più affidabile per quanto riguarda il virus in Giappone (46 per cento), Italia (35 per cento), Francia (34 per cento), Germania (33 per cento).
Per quanto riguarda l'Unione Europea, il 43 per cento dei cittadini europei (il 56 per cento degli Italiani) ritiene che l'Unione Europea sarà più debole alla fine dell'epidemia, rispetto al 19 per cento che afferma che sarà più forte (il 14 per cento in Italia), al 27 per cento (il 21 per cento in Italia) che pensa che il suo potere rimarrà invariato e il 39;11 per cento che ha risposto non lo sa (9 per cento in Italia).
Foto: Pexels