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Osservatorio Altagamma: i cinesi non sono più i consumatori best performer del lusso

Scritto da Isabella Naef

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In Italia la spesa tax fee degli shopper internazionali è traianta dai turisti statunitensi Credits: Pexesl, Carlos Sandoval
Il mercato globale dell’alto di gamma si attesta a quota 1.478 miliardi di euro, dai circa 1500 del 2023, con un calo di circa il 2 per cento (a tassi correnti) normalizzandosi dopo l’anno record 2023. Soffre l’Asia, in controtendenza il lusso esperienziale e il benessere (+5 per cento), mentre si allarga la forbice tra altissima gamma e consumi aspirazionali. Queste alcune delle evidenze emerse mercoledì scorso, a Milano, nell'ambito dell'Osservatorio Altagamma 2024 che ha presentato i dati del mercato globale dell’alto di gamma.

Per il 2024, il mercato dei beni di lusso personali registra un giro d’affari di circa 363 miliardi di euro

Altagamma accoglie 119 brand dei 7 settori della moda, del design, della gioielleria, dell’alimentare, dell’ospitalità, dei motori e della nautica.

Si conferma la forte crescita del lusso esperienziale, in aumento del 5 per cento. Per il 2024, il mercato dei beni di lusso personali registra un giro d’affari stimato di circa 363 miliardi di euro (rispetto ai 369 del 2023). Beauty, gioielli e occhiali sono le categorie di prodotto che crescono. L’Altagamma Consensus stima per il 2025 un recupero moderato, con una marginalità delle imprese di circa +3 per cento.  Le stime 2025 e lo stato dell’arte del comparto sono emersi dai due studi: Altagamma Consensus 2025, presentato dalla direttrice generale di Altagamma, Stefania Lazzaroni, e realizzato con il supporto di 21 analisti finanziari italiani e internazionali; e Altagamma-Bain Worldwide Luxury market monitor 2024, a cura di Claudia D’Arpizio e Federica Levato, senior partner di Bain & Company.

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Matteo Lunelli, presidente di Altagamma Credits: Altagamma

"Le incertezze dello scenario economico e geopolitico internazionale hanno avuto riverberi significativi sul nostro comparto e sulle filiere. In parte si tratta di un processo di normalizzazione che segue il forte rimbalzo post-Covid. Prevediamo per il 2025 una moderata ripresa guidata dalle esperienze (ospitalità, fine dining, wellness), dai mercati più solidi come Europa e America e dalle positive performance di gioielli e cosmesi", ha sottolineato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. Per Lunelli sarà inoltre importante rafforzare i "fattori critici di successo dell’alto di gamma made in Italy: il saper fare manifatturiero e le filiere, la creatività e l’innovazione tecnologica, la sostenibilità e la capacità di dialogare con consumatori di ogni area geografica in modo autentico”.

Altagamma Consensus 2025, realizzato da Altagamma con il contributo di 21 tra i più importanti analisti italiani e internazionali del comparto, stima una crescita moderata del mercato per il 2025 a causa della situazione macroeconomica internazionale, che resta incerta per via di diversi fattori: inflazione, tassi di interesse elevati, tensioni geopolitiche, incrementi di prezzi e calo del potere d’acquisto dei consumatori di fascia medio-alta. Si stima una crescita dei ricavi del 3 per cento come media generale dei personal luxury goods e un’Ebitda in crescita sempre del 3 per cento. La ripresa dei viaggi e la ritrovata fiducia dei cinesi potrebbero avere nel secondo semestre un impatto positivo su questo scenario.

E' prevista prevede una crescita del 2 per cento per l’Europa. La debole domanda interna sarà parzialmente compensata dai flussi turistici, in particolar modo quelli americani. Il mercato Nordamericano si conferma prioritario per i settori del lusso, con una previsione di crescita del +3,5 per cento, pur restando in attesa di possibili dazi Usa sui prodotti europei a seguito dell’elezione di Donald Trump. L’America Latina dovrebbe crescere del 4 per cento. Dopo la forte crescita nel 2024, il Giappone rallenta: si stima un +2 per cento dovuto a un cambio dello Yen meno positivo e, di conseguenza, alla possibile riduzione dei flussi turistici. Incerta la crescita in Cina (+3 per cento), per via della più cauta domanda della classe media e della crisi immobiliare che ha inciso sulla fiducia dei consumatori.

Il Medio Oriente conferma una crescita stimata del +5 per cento, nonostante le tensioni e l’instabilità politica. L’area del Golfo e in particolare l’Arabia Saudita rimane un mercato di rilievo con investimenti ingenti in real estate.

Le tendenze in atto per i consumatori

I consumatori del lusso presentano una forte polarizzazione fra l’1 per cento degli hnwi, high net worth individuals, e le altre fasce di consumatori, che perdono invece potere d’acquisto a livello globale. Si confermano l’attenzione per le esperienze e il maggiore peso dei consumatori più maturi rispetto alla GenZ. I cinesi non sono più i best performer del comparto e la contrazione è stata significativa. Nel 2025 la crescita resterà positiva con un +2 per cento e una possibile ripresa dei viaggi nella seconda metà dell’anno. Il fenomeno socio- culturale del “luxury shame” potrebbe protrarsi. I consumatori asiatici vedranno rispettivamente un incremento più moderato del 3 per cento per l’Asia Pacific e dell’1 per cento per i giapponesi. Si prevede che gli americani saranno i best performer con un +4,5 per cento. Dopo le elezioni i consumi dovrebbero riprendere e il calo dell’inflazione potrebbe agevolare i consumatori medio-alti e aspirazionali. Gli europei sono da sempre consumatori più cauti e maturi: nel 2025 non si stimano crescite significative (+2 per cento).

Le categorie di prodotto che crescono di più

Crescite più modeste per la pelletteria (+2 per cento) e per le calzature (+1 per cento). Per la pelletteria, gli aumenti di prezzi, il calo dei consumatori occasionali e del turismo cinese hanno ridotto le vendite e aumentato gli stock. Si stima una crescita moderata dell’abbigliamento (+3 per cento), molto polarizzata fra i marchi che continuano a crescere (quiet luxury) e marchi che registrano performance minori. La cosmesi si conferma fra le best categories con una crescita stimata del 6 per cento.

Altagamma riunisce dal 1992 le migliori imprese dell’Alta Industria Culturale e Creativa che promuovono nel mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile di vita italiani. Unica per la sua trasversalità, Altagamma accoglie 119 brand dei 7 settori della moda, del design, della gioielleria, dell’alimentare, dell’ospitalità, dei motori e della nautica. La Mission di Altagamma è contribuire alla crescita e alla competitività delle imprese dell’industria culturale e creativa italiana, offrendo così anche un contributo allo sviluppo economico del Paese. L’alto di gamma rappresenta un’industria da 144 miliardi di euro, in Italia, e fornisce un contributo al PIL del 7,4%. La quota dell’export è di circa il 50%. Coinvolge 1.922.000 occupati, diretti e indiretti, pari all’8,2% dell’occupazione italiana. www.altagamma.it A blue and black text

Nervini (Global Blue): “in Italia la spesa tax free del lusso al +14 per cento, spinta dagli shopper Usa

In Italia la spesa tax fee degli shopper internazionali per i prodotti del lusso è aumentata del 14 per cento rispetto al 2023, in linea con l'andamento registrato in Europa continentale. A trainare questa crescita è un mix di nazionalità, guidato dai turisti statunitensi, che rappresentano il 26 per cento dei volumi tax free del lusso, seguiti dai cinesi (12 per cento), dai visitatori provenienti dai Paesi del Golfo (11 per cento) e dall’Asia (11 per cento). Queste nazionalità, a esclusione degli asiatici, hanno incrementato la loro spesa tax free rispetto allo scorso anno: +8 per cento per gli statunitensi, +42 per i cinesi e +12 per cento per i turisti arabi. In media, il turista extra-Ue ha registrato una spesa di 2.886 euro in prodotti del lusso. Questi alcuni dei dati relativi al periodo gennaio-ottobre 2024 forniti da Global Blue, attiva nel settore del tax free shopping, nel corso dell’Osservatorio Altagamma.

“Negli ultimi dodici mesi abbiamo assistito a una crescita double digit del mercato del lusso tax free: questo sottolinea l’importanza nelle dinamiche di acquisto dello shopper internazionale, sempre più incisivo rispetto al cliente domestico”, ha spiegato Pier Francesco Nervini, coo North & Central Europe & global accounts di Global Blue. “Per quanto l’outlook sull’international traveler rimanga positivo però, in una fase in cui le transazioni aumentano mentre si stabilizza la spesa media, il mercato dovrà abituarsi a una nuova lettura del dato, oltre la singola nazionalità o l’aspetto generazionale. Servirà una maggiore capacità di analisi complessiva del business: su questo restiamo a disposizione dei brand nella costruzione delle loro strategie”.

Riepilogo
  • Il mercato globale del lusso ha registrato un leggero calo nel 2024, attestandosi a 1.478 miliardi di euro, con una crescita prevista del 3% per il 2025.
  • Il lusso esperienziale e il settore beauty trainano la crescita, mentre la domanda in Asia rallenta; gli Stati Uniti si confermano mercato chiave.
  • La polarizzazione tra consumatori ad alto reddito e fasce con minore potere d'acquisto, unitamente all'incertezza geopolitica, influenza le previsioni di mercato.
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