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Osservatorio Confimprese Ey: consumi a -43 per cento nell'H1

Scritto da Isabella Naef

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Andamento dei consumi negativo, eccezion fatta per l'online, nel primo semestre dell'anno. L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-Ey riporta un trend negativo sul totale mercato escluso l’online del -27 per cento a giugno 2020 rispetto al 2019 e una flessione del -43 per cento nel primo semestre del 2020, sempre rispetto a un anno fa.

Sul progressivo anno l’abbigliamento è il settore in maggiore sofferenza con -45 per cento, seguito dalla ristorazione -44,4 per cento e da altro non food -31 per cento.

L’ecommerce registra +135 per cento nel trimestre aprile-giugno

I trend per aree geografiche mostrano trend simili con eccezione del sud. Il centro registra un -29 per cento (molto colpito dal calo del turismo) seguito dal Nord-Est col -27,5 per cento e Nord-Ovest (-27 per cento). Miglior trend del Sud che registra un -23,5 per cento.

L’ecommerce registra +135 per cento nel trimestre aprile-giugno e, anche con negozi fisici aperti, mantiene una forte crescita del 54 per cento nel mese di giugno comparato al 2019.

"Al di là delle cifre che, con un calo del 43 per cento nella prima metà anno fanno difficilmente ipotizzare una chiusura 2020 migliore di un -25-30 per cento, con impatti notevoli sulla redditività del settore e sulla continuità di molti operatori, occorre soffermarsi sulle modifiche strutturali nei modelli di vita, in particolare smart working e viaggi di affari e di flussi internazionali", ha sottolineato, in una nota, Mario Maiocchi, consigliere delegato Confimprese."Saranno da valutare gli sviluppi sulle location highstreet delle grandi città e sul canale travel per la ridotta presenza e traffico di lavoratori e turisti internazionali, questi ultimi anche con impatto su outlet e centri commerciali. Di contro ci sarà un ritorno di attenzione su location periferiche delle grandi città e centri storici delle città di provincia", ha aggiunto Maiocchi.

A livello regionale in giugno la Toscana si riconferma la regione con le peggiori performance (-33 per cento). Seguono Emilia-Romagna (-30 per cento), Lombardia (-29,6 per cento), Trentino (- 29 per cento), Lazio (28,7 per cento), Campania (28,1 per cento). Le regioni impattate in misura minore sono state Valle d’Aosta e Basilicata.

"Se guardiamo i trend negli ultimi 4 mesi, cioè solo quelli influenzati dal Covid-19, possiamo vedere come il trend negativo del canale fisico sia stato pari al -62 per cento, cioè si sono persi quasi i due terzi delle vendite rispetto all’anno scorso. In particolare, notiamo che l’abbigliamento e la ristorazione hanno registrato trend negativi del 65 per cento, mentre un po’ meglio è andato altro non food con una decrescita del -47 per cento. Tuttavia, dei segnali incoraggianti si possono cogliere: le vendite online mantengono una forte crescita a giugno (+54 per cento), mentre le vendite del canale fisico, scese del 27 per cento, si posizionano nell’intervallo alto del trend negativo che avevamo previsto per la fase 2 corrispondente a un range negativo tra il 20 e il 40 per cento rispetto al 2019", ha aggiunto Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy Ey.

Foto: Pexels

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