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Osservatorio Confimprese-Ey: saldi e ferie spingono sui consumi di abbigliamento

Scritto da Isabella Naef

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In miglioramento le vendite di abbigliamento, mentre non sembrano presentare segnali di ripresa i viaggi. Queste le indicazioni dell'Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione,abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-Ey che registra una leggera ripresa rispetto ai dati allarmanti di luglio e segna -11,9 per cento ad agosto 2020 rispetto al 2019 e -22,8 per cento nell’ultimo trimestre (giugno, luglio, agosto).

Agosto fa segnare un netto recupero nell’abbigliamento e accessori con -7 per cento rispetto al -30 per cento di giugno e luglio

Numeri alla mano, continua la flessione della ristorazione che chiude il mese a -21,3 per cento, mentre è in miglioramento l'abbigliamento con -7 per cento. Stabile la categoria altro non food con -13,3 per cento, mentre non si riprende il travel che evidenzia un -52 per cento.

Nei trend per regioni in agosto la Sardegna arretra a -18,4 per cento, la Toscana perde il primato di maglia nera che l’ha contrassegnata nel trimestre precedente e chiude il mese a -12,6 per cento. Firenze rimane, tuttavia, tra le principali la città peggiore d’Italia con -32,9 per cento.

Per quanto riguarda l'abbigliamento, sottolinea l'Osservatorio in una nota, "agosto fa segnare anche un netto recupero nell'abbigliamento e accessori con -7 per cento rispetto al -30 per cento di giugno e luglio, grazie come già accennato ai saldi e a una maggiore mobilità degli italiani durante le ferie. Questo permette alla categoria peggio performante durante il lockdown (marzo-maggio 2020 con -83 per cento) di recuperare in parte grazie ad agosto attestandosi al -23,7 per cento sull’ultimo trimestre. Il progressivo sull’anno rimane comunque pesantissimo con un -38 per cento.

"Registriamo un primo mese con qualche segnale positivo o meglio di rallentamento della decrescita. Ma questi risultati derivano in gran parte dal posticipo dei saldi e quindi con mero shift temporale", ha evidenziato Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese.

L'effetto saldi ha portato un miglioramento anche nei canali centri commerciali e outlet, rispettivamente -11.6 per cento e -5.2 per cento nel mese, che comunque mitiga solo in minima parte il drammatico calo di -40 per cento da inizio anno. Rimane forte anche la perdita sulle high street delle principali città con -21 per cento sul mese e -28,5 per cento sull’ultimo trimestre, complice lo smart working e il calo del turismo straniero. Le location più performanti rimangono le periferie e le città di provincia con un -10 per cento sul mese e -18,5 per cento nell’ultimo trimestre. Quest’ultimo è un trend che va delineandosi con sempre maggiore chiarezza e di cui gli operatori di settore dovranno tenere conto per gli assetti futuri.

"Come ci aspettavamo agosto ha registrato un miglioramento del trend sia pure in un contesto di lenta ripresa dopo il lockdown. La riduzione o rinuncia dei periodi delle vacanze hanno guidato le maggiori vendite nei centri commerciali e outlet spinti anche dai saldi, mentre la scelta di molti di rimanere in Italia ha privilegiato i consumi nelle regioni a particolare vocazione turistica. Vista la riduzione del potere di spesa di molte famiglie ci aspettiamo una lenta ripresa nei prossimi mesi, in particolare novembre e dicembre saranno fondamentali per capire quanto il calo sarà strutturale", ha aggiunto Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy Ey.

I trend per aree geografiche mostrano valori simili con eccezione del Sud. Il Centro si attesta a -14,3 per cento, seguito da Nord-est con -13,7 per cento, il Nord-Ovest chiude a -11,2 per cento. In miglioramento il Sud, che registra -9,2 per cento.

L' Emilia-Romagna ha segnato un -15 per cento, l'Umbria un -15 per cento, il Lazio -14,7 per cento, il Friuli- Venezia Giulia -13,1 per cento, la Lombardia -13 per cento. La Toscana perde il primato di maglia nera che l’ha contrassegnata nel trimestre precedente e chiude il mese a -12,6 per cento.

Campania e Veneto, regioni ad altrettanta vocazione turistica, si fermano a -11,3 per cento. La Sicilia chiude a -10,5 per cento, il Piemonte a -8,4 per cento.

. Da segnalare come regioni meno toccate dall’emergenza Covid-19 abbiano beneficiato del turismo locale come la Basilicata che ha segnato +5 per cento nel mese e circa +8 per cento meglio della media Italia nell’anno. Stessi trend migliori rispetto alla media Italia nel mese di agosto su agosto 2019 per altre regioni a vocazione turistica come Calabria (-5,2 per cento), Puglia (-6,5 per cento), Liguria (-7,3 per cento) e Trentino-Alto Adige (-7,4 per cento).

Quanto ai canali di vendita, il mese di luglio conferma le macro-dinamiche di giugno: centri commerciali, outlet e highstreet delle grandi città intorno al -32 per cento, meglio le aree periferiche delle grandi città e le città di provincia con-21 per cento.

Foto: Pexels

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