Ovs: corre l'ecommerce ma il caldo penalizza i conti dei nove mesi
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Terzo trimestre penalizzato da un autunno eccezionalmente mite per Ovs. Ieri, a Venezia, si è riunito il consiglio di amministrazione che ha approvato i risultati dei nove mesi dell’esercizio 2018 (dal primo febbraio al 31 ottobre). .
"L’ulteriore peggioramento del mercato, caratterizzato da condizioni meteo estremamente sfavorevoli, perduranti peraltro sino alla seconda metà del mese di novembre, ha severamente penalizzato nel terzo trimestre le vendite della nostra azienda e dell’intero comparto", ha sottolineato, in una nota, l'amministratore delegato Stefano Beraldo.
Ovs: l'ecommerce ha segnato un + 73 per cento
"La necessità di reagire a tale situazione, nonché di aggredire l’eccesso di stock che consegue al persistere della crisi del settore anche attraverso azioni promozionali, ha ulteriormente penalizzato la reddittività. Sul trimestre è pesato anche il mancato fatturato dei giorni di chiusura relativi a 32 negozi oggetto di ristrutturazione (i relativi investimenti sono stati per la maggior parte finanziati attraverso un vendor financing) i cui buoni risultati di vendita stanno per altro confermando le aspettative", ha aggiunto Beraldo.
"L’eccezionale contesto dei due mesi principali del terzo trimestre ha comportato una contrazione del mercato in cui opera Ovs di circa il 7 per cento rispetto al medesimo periodo dell’ anno precedente che porta la contrazione su base progressiva dei nove mesi a circa 6,7 per cento", ha spiegato il management.
Numeri alla mano, le vendite totali nei nove mesi (escluso il sell-in verso Sempione Fashion Ag) sono diminuite di 14,2 milioni, o -1,4 per cento,a quota 1,01 miliardi, riflettendo una performance che nel terzo trimestre ha risentito di una marcata riduzione del traffico determinato da temperature eccezionalmente miti nei mesi di settembre e ottobre.
Il brand Ovs ha registrato vendite in flessione rispetto ai primi nove mesi del 2017. Dopo un agosto che ha permesso il recupero delle mancate vendite nel periodo estivo derivanti dalla chiusura temporanea per ristrutturazione di 32 punti vendita della rete diretta, le temperature del mese di settembre non hanno permesso di beneficiare del periodo back to school come avvenuto nel 2017.
Upim è continuato a crescere, registrando un +4,2 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche grazie al maggior impatto dello sviluppo del network e favorita da vendite di merceologie anche non stagionali (come, per esempio i prodotti per la casa). Prosegue in modo marcato la crescita del canale ecommerce che, a fine ottobre ha registrato un +73 per cento.
"L’evoluzione delle attività digitali a sostegno della multicanalità permetterà di proseguire il miglioramento della relazione one-to-one tra i nostri clienti e il brand. Siamo convinti che la maggior parte delle ragioni dell’insoddisfacente andamento del periodo sia ascrivibile a fattori climatici, tuttavia siamo anche convinti che il settore in cui la nostra azienda opera stia vivendo una fase di cambiamento. Crediamo di essere ben attrezzati per far sì che, come avvenuto nel periodo di crisi economica in atto da ormai quasi 10 anni, la nostra azienda riesca a distinguersi e a venir quindi preferita dai consumatori in quanto capace di intercettare i nuovi bisogni, trasformando i cambiamenti in opportunità e garantendo un’adeguata generazione di redditività e di valore", ha sottolineato Beraldo.
Foto: Ovs