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Paris fashion week: un investimento redditizio o una vera e propria scommessa?

Scritto da Diane Vanderschelden

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Dries van Noten SS25 Menswear, Paris Fashion Week Credits: ©Launchmetrics/spotlight

La settimana della moda parigina, vetrina dell'industria del fashion, è un'operazione strategica complessa che ha preso il via il 23 settembre. Recenti rapporti rivelano le cifre chiave di questo settore: i costi sono esorbitanti, ma la posta in gioco in termini di redditività è altrettanto alta. Qual è dunque il reale ritorno dell'investimento per i marchi?

Il costo di una sfilata di alta gamma può variare da 500.000 a 5 milioni di euro

L'organizzazione di una sfilata è un investimento massiccio in un'operazione di comunicazione ad alto rischio. Secondo un recente studio dell'Institut Français de la mode, il costo medio di una sfilata di alta gamma può variare da 500.000 a 5 milioni di euro. Sebbene questa cifra possa sembrare elevata, copre una moltitudine di voci di spesa essenziali.

In primo luogo, l'affitto della sede. L'affitto di luoghi iconici come il Grand Palais oppure il Louvre può costare da 100.000 a 1 milione di euro per poche ore, a seconda dell'evento e delle strutture richieste. Alcuni marchi, come Chanel, investono strategicamente nel restauro di luoghi storici in cambio di un accesso esclusivo. Nel 2023, per esempio, Chanel finanzierà la ristrutturazione del Grand Palais con 25 milioni di euro.

Oltre a questi costi, le decorazioni su misura, spesso create da artisti o artigiani, possono costare diverse centinaia di migliaia di euro. Per case come Dior oppure Louis Vuitton, le scenografie sono elementi chiave della messa in scena e possono rappresentare una parte significativa del budget totale.

Poi c'è la produzione degli abiti. Ogni capo di abbigliamento di una sfilata è il frutto di un'eccezionale maestria artigianale, che utilizza materie prime di alta gamma. I costi di produzione possono quindi lievitare e moltiplicarsi da 20 a 50 volte rispetto a un capo di abbigliamento pronto per l'uso, a seconda della complessità del design.

L'ingaggio di top model come Gigi Hadid o Kendall Jenner costa circa 10.000-50.000 euro a sfilata

Il talento internazionale è un altro investimento significativo. L'ingaggio di modelle di fama mondiale e di team di truccatori e parrucchieri contribuisce ad aumentare la visibilità e l'impatto dell'evento. D'altra parte, invitare celebrità, influencer, giornalisti e buyer internazionali comporta costi logistici significativi, in particolare per il viaggio e l'alloggio. L'ingaggio di top model internazionali come Gigi Hadid o Kendall Jenner costa circa 10.000-50.000 euro a sfilata. Il costo per ospitare celebrità, influencer, giornalisti e buyer internazionali può facilmente raggiungere i 200.000-500.000 euro, a copertura di viaggio, alloggio ed eventi associati.

Infine, la comunicazione e il marketing svolgono un ruolo centrale. La promozione di una sfilata di moda richiede importanti campagne pubblicitarie, solide relazioni con la stampa e operazioni incisive sui social network, tutti elementi essenziali per massimizzare l'impatto dell'evento e rafforzare l'immagine del marchio. Per una maison di lusso, una campagna di comunicazione può costare da 100.000 a 1 milione di euro, a seconda della portata delle attività e della visibilità richiesta.

Ecco quali sono i possibili ritorni in termini di posizionamento e immagine

Quali sono i vantaggi economici? Secondo le stime dell'Institut français de la mode (Ifm), le sei settimane della moda di Parigi generano vendite per dieci miliardi di euro. I colossali investimenti fatti nelle settimane della moda sono motivati da una serie di fattori, tra cui la visibilità e la notorietà del marchio. Una sfilata è un'opportunità per un marchio di farsi conoscere dal grande pubblico e affermare il proprio posizionamento. Per esempio, la sfilata di Louis Vuitton a Pont-Neuf nel 2023 ha generato oltre 2 miliardi di impressioni sui media.

Le passerelle servono anche a rafforzare l'immagine del brand, consentendo ai marchi di raccontare una storia e creare un'esperienza memorabile per il loro pubblico. Ciò contribuisce a rafforzare l'immagine della griffe e a fidelizzare i clienti. E naturalmente la speranza è che le vendite aumentino. Sebbene sia difficile misurare l'impatto diretto delle sfilate sulle vendite, le collezioni presentate alle settimane della moda rappresentano, in media, fino al 30-50 per cento delle vendite annuali dei marchi, secondo gli studi di settore.

Le sfilate tradizionali, per quanto spettacolari, non sono più l'unico mezzo di comunicazione. Presentazioni digitali, showroom privati ed esperienze immersive offrono nuove prospettive, più sostenibili e personalizzate. Allo stesso tempo, l'adozione di pratiche di economia circolare, come l'upcycling e la riduzione dei rifiuti, è diventata essenziale. I marchi che sapranno adattarsi a questi nuovi paradigmi e sfruttare i social network per entrare in contatto con i propri clienti saranno quelli che daranno forma al futuro della moda.

Originariamente pubblicato sull'edizione francese, tradotto e riadattato per fashionunited.it da Isabella Naef

Gigi Hadid
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Paris Fashion Week