Per Altagamma: il luxury crescerà tra il 2 e il 4 percento
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Il mercato globale del lusso dovrebbe crescere nell'ordine del 2-4 percento nel 2015 almeno stando alle previsioni di Bain & Company, in uno studio presentato ieri a Milano, in occasione dell'update del "Worldwide Luxury markets monitor", organizzato in collaborazione con Fondazione Altagamma.
Il settore, che nel 2014 ha raggiunto i 224 miliardi di euro, è in crescita del 3 percento sul 2013 (+4 percento a tassi di cambio costanti). Secondo il “Bain & Company luxury study - spring update”, le attuali dinamiche di mercato richiedono ai brand del lusso un nuovo approccio strategico al pricing globale, alla distribuzione e al consumatore. La traiettoria positiva prosegue nel primo trimestre 2015, grazie all’euro debole che supporta la crescita nominale del mercato del 12-13 percento, rispetto a una crescita reale del 2-3 percento. La crescita del totale anno è attesa tra il 2 e il 4 percento a tassi di cambio costanti, che presumibilmente si tradurrà in una crescita importante in euro.
Branchini: "è prevista una crescita del 5 percento in Europa e Giappone, del 4 percento in Medio Oriente e nel Resto del Mondo, del +3 percento nelle Americhe".
Insomma, gli studi presentati ieri, nel corso dell’Osservatorio Altagamma confermano, quindi, per il 2015 un segno positivo nei consumi mondiali del segmento, con incognite relative alle fluttuazioni delle valute, che saranno un fattore determinante nei bilanci delle imprese.
“Nell’alta industria culturale e creativa l’Italia ha un vantaggio competitivo innato, che deriva dalla bellezza della sua natura e dalla capacità di interpretarla che gli Italiani hanno sviluppato nel corso di 3000 anni di storia. Il contributo di questa industria al Pil italiano potrebbe infatti crescere dagli attuali 110 miliardi di euro circa a quasi 240 miliardi fra 10 anni”, ha detto il presidente di fondazione Altagamma, Andrea Illy.
“Nel corso di quest’anno”, ha aggiunto Armando Branchini, vice presidente di Altagamma e autore del consensus, “i risultati a cambi correnti saranno con ogni probabilità spumeggianti, ma per avere una corretta indicazione della crescita dei consumi reali è meglio fare previsioni a cambi costanti. E con questo approccio è prevista una crescita del 5 percento in Europa e Giappone, del 4 percento in Medio Oriente e nel Resto del Mondo, del +3 percento nelle Americhe.