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Pil a +0,5 per cento nel terzo trimestre

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Pixabay
Nel terzo trimestre del 2022, l'Istat stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,5 per cento, rispetto al trimestre precedente e del 2,6 per cento, in termini tendenziali.

Il terzo trimestre del 2022 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2021.

La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi hanno registrato un aumento. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.

La variazione acquisita per il 2022 è pari a 3,9 per cento.

Nel terzo trimestre dell’anno l’economia italiana fa registrare una crescita dello 0,5 per cento in termini congiunturali e del 2,6 per cento in termini tendenziali. La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il settimo trimestre consecutivo, ma in decelerazione rispetto al secondo trimestre dell’anno. La crescita acquisita per il 2022 è pari al 3,9 per cento.

"Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e dell’industria e un aumento marcato dei servizi. Dal lato della domanda, si rileva un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta, a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni", prosegue l'Istat.

"Il dato di oggi è una ulteriore, positiva, sorpresa sulla vitalità e sulla capacità di reazione della nostra economia. La crescita dello 0,5 per cento congiunturale, che ci pone tra i Paesi più dinamici in Europa è, infatti, un dato in controtendenza rispetto alle valutazioni dei principali previsori che si attendevano una moderata riduzione (-0,4 per cento secondo il network Focus Economics)", ha commentato l’Ufficio studi Confcommercio alla stima preliminare del Pil nel terzo trimestre diffusa ieri dall’Istat.

"Alla base di questa evoluzione favorevole, c’è il progressivo recupero registrato dai servizi, soprattutto quelli legati al turismo e al tempo libero, che hanno beneficiato anche del contributo della domanda degli stranieri. Il dato di oggi, inoltre, rende concreta la possibilità di crescita nell’intero 2022 prossima o superiore al 3,5 per cento. Tuttavia, ciò non attenua le preoccupazioni sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi", ha aggiunto Confcommercio.

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