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Pinko torna in utile e punta su ecommerce e mercati internazionali

Scritto da Isabella Naef

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Pinko Credits: Pinko, Diego Laurino

Notizie positive per Pinko, il brand di moda femminile, fondato a Fidenza nel 1986 da Pietro Negra e sua moglie Cristina Rubini, e gestito da Cris Conf. L'azienda, infatti, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un giro d'affari che ha superato i 70 milioni di euro, con un calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024.

L'Eebitda è passato da -1,2 milioni dello scorso anno a circa +5 milioni di euro, un'evoluzione positiva di 6 milioni in termini assoluti. “Oggi possiamo parlare di una vera svolta", ha affermato il presidente Pietro Negra.

Una svolta decisiva per l'etichetta è arrivata a marzo con l'ingresso del nuovo ceo, Laura Manelli, manager con esperienze da Armani, Versace, Fendi, Sergio Rossi.

Oggi Pinko punta su un chiaro posizionamento nel segmento entry to luxury sul rafforzamento dell'ecommerce e su una presenza più selettiva sui mercati internazionali.

"Il trimestre in utile conferma l'efficacia delle misure di ristrutturazione adottate negli ultimi mesi e spiana la strada all'uscita dalla procedura di “Composizione negoziata della crisi”, a cui l'azienda ha aderito nel 2024", specifica il management nella nota.

Per anni Pinko ha registrato una forte crescita internazionale: “Da 197 milioni di euro di fatturato nel 2019 a circa 303 milioni nel 2022", ha raccontato Negra. “La crescita straordinaria post-Covid ci ha illuso: abbiamo investito molto in Cina e in parte anche negli Stati Uniti, sulla base di un piano, elaborato con i consulenti, per arrivare a 500 milioni di euro di fatturato". Un piano, però, che era troppo ambizioso. “Contavamo su un mercato cinese in continua crescita, ma da metà 2023 abbiamo assistito a un brusco calo", ha aggiunto Negra, sottolineando che. "anche gli investimenti negli Stati Uniti non hanno prodotto i risultati sperati entro la fine del 2023. Il piano di ripresa non è stato raggiunto e ci siamo trovati senza liquidità (con un indebitamento di oltre 100 milioni di euro)”.

Oggi la composizione negoziata è nella fase finale. “Il piano è attualmente in fase di attestazione ed è stato formalmente presentato alle banche il 21 giugno. Hanno circa un mese per valutarlo e approvarlo, dopodiché potremo uscire dalla procedura di composizione negoziata e tornare alla stabilità finanziaria", prosegue la nota.

“I dati positivi mi danno fiducia in un futuro di crescita. Preferisco non parlare di rilancio, ma di potenziale inespresso", afferma Manelli. “C'è una forte brand awareness e una clientela fidelizzata. Abbiamo lavorato a un nuovo modello di business che rafforza la nostra identità, rivedendo al contempo processi, priorità e mercati chiave. Questi risultati dimostrano che siamo sulla strada giusta. Rafforzano la nostra fiducia in una ripresa e in una nuova crescita, sia a livello nazionale, sia internazionale. Il supporto del nuovo management e l'impegno dei nostri collaboratori sono stati fondamentali".

“L'internazionalizzazione rimane una leva strategica, ma ora la affrontiamo con maggiore prudenza e miratezza, tenendo conto del contesto geopolitico", afferma Negra. “I 100 nuovi negozi in Cina? Non saranno una replica del passato, ma aperture mirate, supportate da un forte partner locale e da una visione a lungo termine.” Nel febbraio 2025 il marchio ha siglato una partnership strategica con Lima Commercial Management (Shanghai) per rilanciare la presenza in Cina in modo più sostenibile e redditizio.

Cris Conf
Laura Manelli
Pietro Negra
Pinko