Pos: da domani scattano le sanzioni per chi non lo accetta
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Da domani, 30 giugno, scatta l'obbligo del Pos con sanzioni per chi non lo accetta. Confcommercio è scettica sul fatto che le sanzioni aiutino il rispetto di questo obbligo e auspica una riduzione delle commissioni. "Non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni, quello che serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, anche potenziando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e introdurre la gratuità per i cosiddetti micropagamenti", ha spiegato Confcommercio in una nota.
Confcommercio chiede riduzione commissioni e costi a carico di consumatori e imprese
Nel dettaglio, da domani, scattano infatti le nuove regole previste dall'ultimo decreto Pnrr prevedono non più solo l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici, ma anche l'applicazione di sanzioni in caso di mancato adeguamento alla normativa.
Con l'obiettivo di perseguire in ogni modo e a ogni livello l'evasione fiscale, il decreto ha anticipato di sei mesi l'entrata in vigore delle multe. Chi rifiuta il pagamento elettronico riceverà una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione. L'elenco delle categorie interessate comprende artigiani come falegnami, fabbri e idraulici, ristoratori e baristi, negozianti e ambulanti. L'obbligo riguarda poi anche notai, avvocati, ingegneri, geometri, commercialisti, medici, consulenti del lavoro e dentisti.
La sanzione non si applica "nei casi di oggettiva impossibilità tecnica" a ricevere pagamenti con carta via Pos (effettivi problemi di connettività temporanea o malfunzionamenti tecnici dell’apparecchio).
L’obbligo e le sanzioni riguardano solo le carte di debito, di credito e le carte prepagate
Dati alla mano, come spiega Confcommercio, "già oggi nel nostro Paese il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è elevato con una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120 per cento e sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi".
"E’ dunque evidente che il nostro sistema dei pagamenti è già in pieno sviluppo, ora va fatto di più per modernizzare ulteriormente questo processo rendendolo più efficiente e meno oneroso. Agire per via sanzionatoria per la mancanza del Pos non è certo la strada da seguire, andrebbe invece prorogata tempestivamente la misura istituita dal decreto “Sostegni-bis”, in scadenza a fine giugno, che dispone l’incremento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti che adottano sistemi evoluti di incasso.